“In un anno abbiamo erogato in provincia, alle realtà pubbliche – i comuni di Imperia, Sanremo, Ventimiglia, ma anche enti più piccoli come Dolcedo, ed associazioni tipo Auser, Filo d’Argento, Anfas, e altri enti anche su Diano Marina, 419 mila euro. Non sono pochi, visto il momento, ma si tratta di aiuti notevoli che hanno permesso e permetteranno, soprattutto alle associazioni, di poter realizzare iniziative molto importanti e sono al servizio della gente, dei più piccoli, degli anziani, e delle persone con disabilità”. Lo ha dichiarato Giacomo Raineri, vicepresidente della Fondazione 'Carige' che oggi ha tracciato il bilancio ad un anno della sua nomina.
La fondazione, guidata da Paolo Momigliano e composta da tre membri del consiglio direttivo, da luglio scorso ha erogato quindi ingenti somme a sostegno di enti pubblici e associazioni private, impegnate nel sociale ma anche nel recupero artistico e culturale del territorio. 150 mila euro, nello specifico, sono stati donati ai comuni di Imperia, Sanremo e Ventimiglia durante l’emergenza covid.
“Gli enti così, spiega Raineri, hanno potuto con altre finanze integrare il sistema di sostegno alle famiglie in difficoltà. In ambito culturale ad esempio il comune di Dolcedo ha potuto organizzare un mese di appuntamenti culturali, continua, poi abbiamo sostenuto il festival del Maro che è molto importante così come sosteniamo le Vele d’Epoca. Per quest’anno abbiamo adempiuto agli impegni che avevamo assunto”. In riferimento al celebre raduno imperiese, che si svolgerà dal 2 al 5 settembre, Rainieri “risponde” a quanto dichiarato in precedenza dal presidente di Assonautica, Enrico Meini. “Rispondendo a Meini, chiosa, non sono mai mancati i fondi per la manifestazione; c’erano lo scorso anno e ci sono quest’anno.
Il 16 luglio scorso poi, si è svolta a Imperia la presentazione ufficiale dell’opera “Forma Sirena”, realizzata da Serenella Sossi, installata sulla passeggiata del Molo Lungo di Oneglia. La fondazione Carige l’ha finanziata con un contributo di 50 mila euro. "È un’opera importante, sottolinea il vicepresidente, che ha un suo significato ed è stata una scelta voluta dall’amministrazione comunale e da noi sostenuta”.
In tanti, però hanno sollevato critiche e sul web è partita persino una petizione per “salvare la sirenetta impalata”. Ai tanti che hanno mosso giudizi negativi Raineri risponde: “a me hanno insegnato che le opere d’arte, se non si è preparati e io non sono preparato, o le si accettano o non le si accettano. Non si può entrare nel merito. Come un libro, può piacere o non può piacere. Sulla Sirena ho sentito i più disparati commenti, ritengo che sia un’occasione in più per vedere l’opera e fermarsi a visitare la città".