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Economia | 03 agosto 2021, 12:20

L'incertezza sul green pass non frena i turisti ad Arma di Taggia: ad agosto tutto pieno e si parla francese

Ne abbiamo parlato con tre albergatori di Arma di Taggia per tracciare un quadro di questo agosto.

nella foto da sinistra Sergey, Alessio Contoli e Alberto Nattero

nella foto da sinistra Sergey, Alessio Contoli e Alberto Nattero

Arma di Taggia è piena di turisti. Le prenotazioni su agosto non mancano. Anzi, mancano forse le camere rispetto alle richieste. A differenza di altre stagioni c'è una domanda che è costante, "Cosa cambierà da venerdì con il green pass?"

La certificazione verde che diventerà obbligatoria dal 6 agosto per eventi e e per l'accesso agli spazi al chiuso, ad esempio nei bar e ristoranti, non sta avendo particolari riflessi negativi sulle presenze turistiche e sulle prenotazioni negli alberghi. "Il problema non è tanto quello delle disdette - ci racconta Alessio Contoli, per gli Hotel Svizzera, Arma e Jeanmarie - quanto la confusione totale che si è creata intorno al green pass. Purtroppo ancora oggi non ci sono linee guida ufficiali chiare. Per fortuna, gli alberghi non saranno interessati. Chi ha prenotato ci ha chiamato per chiedere informazioni e noi abbiamo garantito assistenza ma soprattutto abbiamo tranquillizzato le persone". 

D'accordo anche Alberto Nattero, dell'albergo Giuan. "Ci sono state pochissime disdette rimpiazzate subito. Il green pass è una disposizione che mette paura e tanto per cambiare non c'è chiarezza ma solo confusione. Chiunque prenoti ci chiede cosa deve fare. Come albergo non abbiamo obblighi particolari. Noi abbiamo una sala colazione con dehor esterno, quindi non incorreremo in questo problema. Purtroppo ripeto si brancola nel buio, noi come anche le associazioni di categoria, forse perchè siamo in Italia: tra pochi giorni il Green Pass diventerà obbligatorio e non ci sono ancora linee guida ufficiali da seguire".

Una incertezza che si riflette anche guardando al prossimo mese: le prenotazioni hanno subito una brusca frenata rispetto ai mesi scorsi. "Il problema oggi sono le prenotazioni su settembre. Ce ne sono poche. - conferma Sergey dell'Hotel Graziella - Credo che i clienti stiano semplicemente aspettando di vedere che cosa accadrà dopo il 6 agosto quando il green pass diventerà obbligatorio. Noi abbiamo un ristorante all'interno ma per il momento grazie anche alla bella stagione sfrutteremo solo lo spazio esterno, quindi senza l'obbligo di controllare la certificazione". 

Da qui una ulteriore riflessione, parlando con i tre albergatori abbiamo scoperto che per l'estate 2021 Arma di Taggia parla francese. "Potremmo dire di essere a Mentone - scherza Nattero dell'Albergo Giuan -  Da quando abbiamo aperto abbiamo attuato una politica aggressiva  che ci sta ripagando con un ottimo piazzamento sulla rete e sui portali. Da quello che vedo questa estate c'è stata una netta maggioranza di francesi. Un dato che mi confermano anche molti amici ristoratori. La nostra stagione nonostante tutto è molto positiva. Arma di Taggia viene scelta soprattutto dai francesi, in una percentuale stiamo parlando di almeno il 75 - 80%. Ci sono anche olandesi e svizzeri e pochissimi tedeschi che di solito preferiscono il dianese". 

"A livello di prenotazioni, abbiamo un agosto completo fino al 22, dopo un luglio altrettanto positivo. Abbiamo avuto l'albergo con il 75% di camere prenotate. Ci sono tanti italiani clienti affezionati ad Arma ma è vero ci sono tantissimi francesi. - aggiunge Sergey dell'Hotel Graziella - Ora aspettiamo di vedere il prossimo mese. Confido che dopo la prossima settimana le prenotazioni tornino a essere numerose". 

"I francesi ci sono e per fortuna che ci sono ma non dimentichiamoci anche degli altri clienti stranieri. Quest'anno Arma di Taggia è anche meta per il turismo centro europeo. Abbiamo un 30% costante di svizzeri, tedeschi e austriaci. Una fetta di mercato che negli anni scorsi si era persa e che oggi ci porta vicino agli antichi splendori delle stagioni turistiche di una volta. Così come ad esempio abbiamo notato prenotazioni in aumento da svedesi, norvegesi e danesi, pochi ma sempre più delle scorse estati. Questo anche perchè credo che a livello europeo l'Italia sia percepita come un paese sicuro per come sta affrontando l'emergenza Covid" - conclude Contoli per gli Hotel Svizzera, Arma e Jeanmarie.

Stefano Michero

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