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| 08 luglio 2021, 13:40

Quattro tir ribaltati in 10 anni nello stesso punto sulla Sp29 del Cadibona. I residenti di Montemoro: "E' una mafia dei camionisti, prima o poi ci rimettiamo la vita" (FOTO e VIDEO)

Gli abitanti sono stufi e delusi dalle istituzioni e stanno pensando, dopo la riunione di quartiere svolta ieri sera, di bloccare la strada in segno di protesta

Quattro tir ribaltati in 10 anni nello stesso punto sulla Sp29 del Cadibona. I residenti di Montemoro: "E' una mafia dei camionisti, prima o poi ci rimettiamo la vita" (FOTO e VIDEO)

"E' una mafia dei camionisti, non ne possiamo più, prima o poi ci rimettiamo la vita".

A dirlo è Fiorella Negro, abitante della frazione di Montemoro a Savona, direttamente coinvolta dall'ennesimo incidente avvenuto ieri sera sulla strada provinciale 29 del Cadibona. Il camion che si è ribaltato infatti si è accasciato proprio sulla sua abitazione. Ma la pazienza dopo 11 anni è finita.

Quel tratto di strada nel 2011 è stato allargato e come dicono i residenti, potrebbe essere quella la causa dei 4 sinistri che si sono verificati sempre nello stesso punto. Il 18 agosto di 10 anni fa, passando per il primo aprile del 2015, il 27 febbraio del 2020 e infine nella serata di ieri. Fortunatamente con nessun ferito.

"Hanno allargato una curva che quando era stretta andava bene perché i tir si fermavano per far passare gli altri mezzi ora invece vanno ai 45-50 all'ora in un punto dove ci vorrebbe il limite ai 30 - prosegue l'abitante - hanno sbagliato l'angolatura della curva, va ristretta lasciando la lontananza dalle case, gli alti amministratori questa cosa non la capiscono".

"72 anni che abito qui e non è mai successo nulla, sono anni invece che abbiamo paura, non possiamo stare fuori e dobbiamo attraversare la strada sempre di corsa - ha proseguito preoccupata anche per la salute, visto che ogni giorno raccolgono e respirano polvere di carbone - non possiamo neanche vendere le case perché non le comprerebbe nessuno".

A qualche metro di distanza è presente anche la fermata della corriere per gli studenti che vanno a scuola a Cairo.

"E' pericolosissimo per loro, per noi che ci viviamo, mio marito ad esempio ieri 5 minuti prima dell'incidente era in macchina, non oso immaginare cosa sarebbe successo. Stessa cosa una signora l'anno scorso, per 30 secondi. Mettono i velox sul rettilineo e non in curva in quel punto, è senza senso" specifica la signora che ha precisato che nelle settimane scorse all'inizio della strada del Cadibona hanno misurato il traffico dei camion.

La rabbia è tanta così come la delusione nei confronti delle istituzioni, il comune e la Provincia in primis.

"Siamo stufi e arrabbiati con gli amministratori, non è logico tutto questo. Il Cadibona non è una strada fatta per i tir, devono chiedersi gli ingegneri perché i camion si rovesciano sempre lì - ha proseguito Fiorella Negro - Li facciano andare sull'autostrada, noi non li vogliamo più, abbiamo fatto dei sacrifici per una vita e non è possibile vivere così, siamo persone che paghiamo tutto quello che lo stato ci impone di pagare".

Il prossimo passo oltre a rivolgersi a dei legali, probabilmente sarà decidere di bloccare la strada in segno di protesta. 

Luciano Parodi

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