Il Partito Comunista Italiano, questa mattina, era al fianco dei lavoratori dei settori Gas/Acqua, Elettrico ed Igiene Ambientale in presidio sotto la prefettura di Genova per protestare contro quanto previsto dall’art.177 del codice dei contratti pubblici di cui D.L. n. 50 del 18 aprile del 2016 prevede l’obbligo dell’esternalizzazione dell’80% delle attività svolte finora.
“Proprio come denunciato da tempo dal PCI - si legge nella nota -, si presenta il concreto pericolo che i lavoratori vengano assorbiti dalle ditte in appalto o che, addirittura, vengano licenziati. In entrambi i casi, si tratta di gravi ripercussioni sui diritti dei lavoratori e sulla qualità del servizio ai cittadini, in linea col solito sistema che intende preservare il profitto delle aziende a discapito di diritti e garanzie che dovrebbero essere fondamentali per la società.
Il Partito Comunista Italiano, vicino ai lavoratori, chiede, con forza, che questi settori rimangano pubblici e possano essere svolti dagli stessi lavoratori che, da sempre, mettono la loro professionalità al servizio di tutti”.