“Mi stupisce l’enfasi con cui nell’articolo sia sottolineato che Amaie Energia non possiede la certificazione per la raccolta di rifiuti sanitari speciali, anche perché è comune a tutte le aziende di raccolta rifiuti urbani, tant’è che in tutta la Liguria ci sono solo due ditte specializzate nella raccolta di rifiuti sanitari speciali. E’ bene specificare che Amaie Energia non possiede la certificazione per rifiuti sanitari speciali semplicemente perché, occupandosi di igiene urbana, ha un codice diverso”.
Sono le parole di Lucia Artusi, Assessore all’Ambiente del Comune di Sanremo, in risposta all’articolo pubblicato oggi e relativo alla spesa da 360mila euro da parte del Comune, in relazione alla differenziata per i positivi al Covid.
“Avendo la Regione Liguria deciso di prevedere i rifiuti covid come rifiuti speciali, diversamente da altre regioni, tutti i Comuni si sono dovuti affidare con appalti esterni alle pochissime ditte specializzate operanti nel settore. Colgo anzi l’occasione per ringraziare tutti gli addetti ai lavori della nostra società partecipata per l’eccellente lavoro svolto in questi mesi e l’ufficio ambiente del Comune di Sanremo per aver celermente operato nel bando di gara che ha portato all’aggiudicazione del servizio di raccolta rifiuti speciali”.
Gli uffici di palazzo Bellevue, però, non hanno potuto affidare l’incarico ad Amaie Energia, la società che già gestisce i rifiuti in città, siccome priva delle certificazioni necessarie per lo smaltimento dei rifiuti sanitari. E’ così stato fatto un affidamento esterno, che si è dilungato di mese in mese, navigando ‘a vista’, a seconda della curva dei contagi. Il conto finale ammonta a 361.999 euro, somma archiviata come debito fuori bilancio e per la quale le casse del Comune garantiscono copertura. In merito ha risposto nuovamente l’Assessore Artusi: “Essendo la Regione Liguria perfettamente a conoscenza di questa dinamica, va precisato che il legislatore ha previsto il rimborso delle spese sostenute dai Comuni per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti sanitari speciali, che tuttora stiamo aspettando".
L’emergenza Covid, lo ricordiamo, ha presentato un conto salato al Comune di Sanremo alla voce ‘raccolta rifiuti a casa dei positivi’. A inizio emergenza, nel marzo del 2020, Regione Liguria ha dettato le linee guida per la gestione dei rifiuti al domicilio di chi fosse risultato positivo: la spazzatura doveva essere trattata come rifiuto sanitario, con contenitori appositi e seguendo la stessa procedura adottata negli ospedali.
Da domani, infine, tutto cambierà. La nuova disposizione di Regione Liguria prevede che dal 1° luglio i rifiuti delle famiglie con positivi vengano gestiti non più come sanitari, ma come normale indifferenziata con doppio sacchetto e un percorso di smaltimento dedicato.