Attualità - 30 giugno 2021, 12:32

Sanremo: Amaie Energia non ha la certificazione per rifiuti sanitari, il Comune paga 360 mila euro per lo smaltimento della differenziata a casa dei positivi al covid

Il Comune ha dovuto affidare l’incarico a una ditta esterna con un conto piuttosto salato nei mesi di picco dei contagi

L’emergenza covid presenta un conto salato al Comune di Sanremo alla voce ‘raccolta rifiuti a casa dei positivi’.
A inizio emergenza, nel marzo del 2020, Regione Liguria ha dettato le linee guida per la gestione dei rifiuti al domicilio di chi fosse risultato positivo: la spazzatura doveva essere trattata come rifiuto sanitario, con contenitori appositi e seguendo la stessa procedura adottata negli ospedali.

Gli uffici di palazzo Bellevue, però, non hanno potuto affidare l’incarico ad Amaie Energia, la società che già gestisce i rifiuti in città, siccome priva delle certificazioni necessarie per lo smaltimento dei rifiuti sanitari. Ed ecco partire l’appalto esterno, un affidamento che si è poi dilungato di mese in mese, navigando ‘a vista’, a seconda della curva dei contagi. Il conto finale ammonta a 361.999 euro, somma archiviata come debito fuori bilancio e per la quale le casse del Comune garantiscono copertura. Mentre c’è uno spiraglio per ottenere un rimborso come da impegno del dipartimento di Protezione Civile.

Il servizio ha avuto, tra l’altro, giorni di palese difficoltà quando, nel picco dei contagi a inizio 2021, molte famiglie si sono trovate a dover tenere i rifiuti in casa per diversi giorni. Gli uffici del Comune riferiscono di giornate nelle quali venivano registrati 50 nuovi utenti in 24 ore.

Da domani, infine, tutto cambierà. La nuova disposizione di Regione Liguria prevede che dal 1° luglio i rifiuti delle famiglie con positivi vengano gestiti non più come sanitari, ma come normale indifferenziata con doppio sacchetto e un percorso di smaltimento dedicato.

Pietro Zampedroni