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Politica | 29 giugno 2021, 21:51

Il caso ‘Saint Charles’ in consiglio a Ventimiglia: Scullino “Sono moderatamente ottimista”, Ioculano “Distrutto quanto costruito dall’assessore precedente” (Video)

La seduta è stata poi sciolta per mancanza del numero legale

Il caso ‘Saint Charles’ in consiglio a Ventimiglia: Scullino “Sono moderatamente ottimista”, Ioculano “Distrutto quanto costruito dall’assessore precedente” (Video)

Si è tenuto questa sera il consiglio comunale di Ventimiglia, aperto come previsto dal minuto di silenzio per commemorare Sharon Micheletti, la donna uccisa a il 13 giugno in via Tenda. Poi la premiazione di Fabio Raddrizzani, laureatosi per il secondo anno campione italiano di paracicilismo. Grande emozione e un lungo applauso per l’atleta.

Subito spazio alle mozioni. Al centro del dibattito la mozione proposta dalla maggioranza e che impegna sindaco e giunta affinché si facciano parte attiva verso Regione Liguria per il ripristino del pronto soccorso all’ospedale ‘Saint Charles’ di Bordighera dopo il cambio di rotte dell’amministrazione Toti sulla gestione privata.

Le mozioni riguardanti la struttura sono tre: una depositata a nome Bevilacqua il 18 giugno, una il 24 giugno a nome Nazzari, uguale alla precedente. Le prime due sono state ritirate per una terza mozione firmata dai capogruppo di maggioranza, quella presentata stasera.

Il video della seduta

A illustrare la mozione è stato il sindaco Scullino: “La mozione è stata presentata in modo politico autonomo, inizialmente dal gruppo della Lega dopo aver iniziato a verificare quello che è l’andamento a seguito delle dichiarazioni riportavate dagli organi di stampa del presidente di regione Toti e della possibilità che, insieme ad altri due plessi ospedalieri, venisse meno la firma del contratto col privato. Entro settembre-ottobre, si diceva, si sarebbe concluso l’accordo con l’azienda privata, con la fine del covid, si spera, la direzione generale vuole riportare a Sanremo i reparti trasferiti a Bordighera. Grande aspettativa di tutto il distretto sociosanitario, si aspettava la firma di questo privato, pochi si ritiene che il privato possa dare un servizio efficiente a tutto il comprensorio. Questo era l’andamento prima del covid. Non facciamo discorso di privato o pubblico ma ci preoccupiamo di salvaguardare il bene dei cittadini e che ci sia un proto soccorso 24 ore su 24. Riconosciamo che non si possono fare tre ospedali fotocopia a Sanremo, Imperia e Bordighera, ma riteniamo che vada salvaguardata la salute dei nostri cittadini. È stata un’iniziativa della Lega poi sottoscritta da tutti i gruppi di maggioranza, ci siamo incontrati qui con tutti i sindaci, abbiamo chiesto a Toti se le dichiarazioni giornalistiche corrispondessero a realtà. Riteniamo che il territorio debba avere delle risposte. Il presidente mi ha telefonato e si è reso disponibile a dare delle spiegazioni, verrà in provincia e dirà cosa ha intenzione di fare per il plesso ospedaliero di Bordighera e gli altri servizi legati al territorio importanti tanto quanto l’ospedale. Sono moderatamente ottimista perché Toti mi ha confermato che a breve sarà qui a  Ventimiglia. Daremo risposta a tutti i sindaci”.

Parola, poi, al consigliere Sismondini: “L’anno scorso avevo già presentato un’interrogazione in cui dicevo le stesse cose che scrivete voi oggi. Voto a favore perché quando si tratta del bene comune sono sempre dalla sua parte. L’ospedale di Bordighera è fondamentale soprattuto per la conformazione geografica del nostro territorio, non entro nel merito dell’ospedale unico ma vi dico che sono contrario. Nella mia interrogazione toccavo tanti temi tra cui uno molto importante: il problema dell’ospedale di Bordighera è che non ci sono medici, partiamo dal problema geografico, tanti non hanno voglia di venire a lavorare fin qua, c’è sempre stata carenza di medici. Già un anno fa l’avevo segnalato. Sono d’accordo con il sindaco quando dice che non importa se il pronto soccorso sia pubblico o privato purché ci sia un pronto soccorso. L’ospedale di Bordighera durante l’emergenza covid ha giocato un ruolo di fondamentale importanza perché ha potuto ospitare reparti che Sanremo ha dovuto prestare per diventare ospedale covid, facciamo capire alle istituzioni superiori l’importanza di questa struttura. Vorrei ribadire il concetto che ha detto il sindaco, interessa relativamente il discorso del pubblico o privato, quanto farlo tornare pronto soccorso. Pregherei il sindaco di fare presente a chi non ‘mastica’ questo territorio di salvare il nostro presidio ospedaliero. Il bene comune al centro di tutti. Voterò favorevole. Parlando con alcuni medici una possibile soluzione per attirare personale da tutta Italia potrebbe essere dare vitto e alloggio, mi è venuto in mente l’ex seminario, dove è stato ristrutturato l’ultimo piano, si potrebbe trovare accordo con la curia, dare vitto e alloggio ai medici che vengono qui”.

A seguire l’intervento del consigliere Ballestra: “Sono, contrariamente al sindaco, leggermente pessimista perché vivo una realtà sul posto e difficilmente ci regaleranno il pronto soccorso. Con i problemi di approvvigionamento di medici, non viene nessuno. Non verranno mai anche se dovessero pagarli in più. Secondo me la sanità dovrà avere auto mediche molto attrezzate che vadano sul posto, stabilizzino il paziente e che poi vadano in un ospedale importante in cui ci sono medici e specialisti. Il pronto soccorso sarebbe bellissimo, per carità, secondo me non è irrealizzabile ma molto difficile da fare. L’unica carta che ci possiamo giocare è che Bordighera è Bordighera, siamo nella Riviera ligure, un con un reparto di fisiatria o chirurgia estetica, ad esempio, tanta gente verrebbe, siamo anche in un bel posto”.

È stata poi la volta del consigliere Ioculano che mette in discussione il contenuto delle pagine della mozione: “In una settimana abbiamo ricevuto tre mozioni pressoché identiche, poi modificata la terza. Oggi stesso contenuto in forma diversa firmata da tutti i capigruppo. Faccio una riflessione dal punto di vista politico e dal punto di vista tecnico. La prima delibera che va verso la privatizzazione è del dicembre del 2017, sostenuta da tutta la giunta. Si rinnova questo impegno nel febbraio del 2018, è possibile che dopo sei anni trovo due righe in cui mi si chiede di nuovo il pronto soccorso? Il fallimento di quella politica è stato certificato dal suo stesso partito. Mi trovo davanti ad un percorso che era fallimentare prima, ma che probabilmente era una sorta di promessa, e mi auguro di sbagliarmi. Tutto quello costruito dall’assessore precedente è stato distrutto. É stata costituita una struttura di missione in cui c’è una persona estremamente capace che fa assessore ombra e che dovrà ridisegnare il piano sanitario regionale. Il sottoscritto, i primi di giugno scrive: è possibile che se saltano le privatizzazioni di Cairo e Albenga non succede niente a Bordighera? Ci dicono che il 21 luglio finirà l’emergenza e si capirà cosa fare. Non sanno cosa succederà in un ospedale. Non prendiamoci in giro. Dal punto di vita politico non lo capisco. Il pronto soccorso prevede la chirurgia come diceva Ballestra, con sei chirurghi, la medicina medica, con sei medici, ortopedia e via discorrendo. C’è un mondo che gira dentro e dietro il pronto soccorso. Chiederei un incontro con i funzionari su come si struttura e come si vuole strutturare l’Asl1. Uno che ha studiato 10 anni nn viene in un ospedale con 80 posti, ma che ci viene a fare? Adiamo a vedere quanti sono i ragazzi che sono dai Licei e fanno Medicina, dovremmo chiedere al presidente Toti, non solo il pronto soccorso ma anche qual è il piano per incentivare questi ragazzi. A Sanremo sapete chi c’è che vi cura? Una cooperativa di medici stranieri. Di cosa stiamo parlando? Non c’è nessun contenuto dietro queste pagine”.

E, ancora, l’intervento del consigliere D’Eusebio: “Mi trovo d’accordissimo con i consiglieri che mi hanno preceduto, perché secondo me non c’è la possibilità, mancano i medici che vengono qui a Bordighera, dal punto di vista politico ha spiegato benissimo il consigliere Ioculano. Io voterò a favore, dato che non avete fatto nulla, anzi peggio, nei sei anni precedenti, voglio vedere nei prossimi quattro anni cosa farete. Io voto a favore e vi chiederemo cosa avete fatto in questo anno”.

Prende la parola il consigliere Giordanengo che si riferisce all’intervento di Ioculano: “Mozione priva di contenuti, punti di vista. Indipendentemente dall’excursus storico, chiediamo solo attenzione per ribadire la necessità di trovare un punto, non entro nel merito tecnico. Di contro è giusto sottolineare che siamo comunque ultima provincia d’Italia e il problema lo abbiamo a partire dalle scuole, oltre ai medici mancano insegnati, dovuto purtroppo all’isolamento geografico e politico. Mi dispiace non si siano visti contenuti, la mozione è stata presentata per mettere sotto la lente d’ ingrandimento il problema del territorio”.

Poi Leuzzi prende il posto del presidente Spinosi, quest’ultimo interviene dicendo: “Desideravo intervenire sull’argomento, al di la de colori politici, un argomento che ho seguito, in quanto nello scorso mandato di regione Liguria ero un collaboratore dell’assessore Viale. Conosco la materia. La regione all’epoca, ha identificato questo percorso per poter potenziare l’ospedale di Bordighera. C’è una cosa inesatta e, io per primo ho avuto necessità di transitare a Bordighera, il personale lavorava con grande diligenza, lo voglio dire pubblicamente, la questione della gestione privata è un’altra. Sono stati fatti bandi di gara presso il nostro ospedale, ha partecipato una ditta che si è aggiudicata questa gestione. Il privato ha firmato un pre-contratto che prevede innanzitutto la possibilità dell’ospedale di vivere, prevede accesso gratuito a tutti, vige convenzione Asl. L’ospedale di Bordighera è proprietà del Comune di Bordighera, il privato riconosceva al Comune 600 mila ero all’anno di cui metà al fondo del comprensorio. Questo pronto soccorso, che si è cercato di far rivivere, è anche fondamentale per l’ospedale unico che sorgerà a Taggia. Ci siamo un po’ tutti allarmanti quando era cosa fatta ormai e il presidente di Regione Liguria, con cui siamo tutti amici, ci ha lasciati spiazzati. Il motivo della mozione è far capire a chi siede in regione oggi, che, al di là di tutte le gestioni che si possono dare, il pronto soccorso deve essere ben identificato, questo è il messaggio che vogliamo far passare. Fondamentale per un territorio che ha 70mila abitanti e che d’estate raddoppia”.

Al termine della lunga discussione la mozione è stata votata favorevolmente.

La seduta del consiglio comunale è stata poi sciolta per mancanza del numero legale. Ai già assenti Calimera e Nazzari, si è aggiunto Isnardi, uscito dopo la discussione sul ‘Saint Charles’. Dopo cinque minuti di pausa la minoranza, che di fatti stava mantenendo il numero legale, ha abbandonato l’aula e il presidente Spinosi ha sciolto la riunione.

Diego Lombardi

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