"Il P. A. T. raccoglie l'ennesima segnalazione insieme allo sconcerto di cittadini che si vedono spogliare del proprio verde urbano con interventi fulminei ed irreversibili". Lo scrivono i membri del comitato spontaneo P. A.T. per il paesaggio, gli alberi ed il territorio della Riviera dei Fiori.
"Oggi i nuovi abbattimenti in via Nino Bixio, di altri 2 pini, questa volta sono stati deliberati con urgenza per fare dei carotaggi di indagine archeologica. Il motivo è rispondere ad un parere vincolante della Sovraintendenza che in caso di ritrovamenti di reperti non autorizzerà l'attuale progetto di ristrutturazione e privatizzazione del nostro Porto Vecchio. Ma perché i carotaggi vengono fatti non un po' più in qua, non un po' più in qui, ma proprio lì? dove le radici degli alberi disturbano. Non parliamo per ipotesi: nel provvedimento si legge che dovendo fare dei carotaggi è inevitabile non compromettere le radici degli alberi e quindi se ne delibera l'abbattimento.
Ci viene da chiedere perché i carotaggi devono essere fatti proprio lì dove ci sono gli alberi che ancora non hanno abbattuto e quali indagine si potrà mai fare verificando la presenza o meno di vestigia sotto un terreno che già è stato interessato da una ferrovia.
Ma davvero è il punto per fare l'analisi migliore o è il punto migliore dove fare una verifica dagli esiti scontati?
Fra l'altro c'è anche un altro parere vincolante della Regione che riguarda il paesaggio: la Sovraintendenza prescrive che l'alberata di via Nino Bixio sia mantenuta e che l'area di progetto(del Porto Vecchio e relativo tunnel) venga tracciata in modo da non compromettere alberi e pista ciclabile.
Viene chiaramente da chiedersi se gli organi sovraintendenti siano al corrente che l'alberata che hanno voluto salvare e proteggere sta di fatto essendo sistematicamente smantellata".