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Politica | 01 giugno 2021, 08:04

Bordighera: manca un 'Regolamento del Verde', Mara Lorenzi chiede all'Amministrazione di intervenire

“In attesa di un ‘Regolamento del Verde’ – termina ‘Civicamente Bordighera’ - la città potrebbe iniziare ad utilizzare più proficuamente le risorse esistenti. Ma il Regolamento rimane dovuto perchè le azioni devono essere scelte e le scelte razionalizzate servendosi di esempi virtuosi”.

Bordighera: manca un 'Regolamento del Verde', Mara Lorenzi chiede all'Amministrazione di intervenire

Il Consiglio Comunale di Sanremo ha approvato all’unanimità il nuovo regolamento del verde pubblico e privato, che sostituisce quello del 1995.

In proposito interviene il gruppo di opposizione ‘Civicamente per Bordighera’: “Malgrado il verde sia per la nostra città patrimonio identitario sul quale in passato ha costruito la sua fortuna diventando meta turistica internazionale e malgrado mantenga il potenziale di volano turistico pluristagionale, non abbiamo un regolamento del verde. Non perche’ la Legge non lo richieda: le ‘linee guida’ per il governo sostenibile del verde urbano richiedono anche ai Comuni con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti di avere un censimento, regolamento, e ‘piano del verde’. E non perchè il nostro gruppo di minoranza non abbia sollecitato più volte l’amministrazione Ingenito ad attivare il percorso per un regolamento di alta qualità. Ma le Mozioni sono state ignorate e le Interpellanze banalizzate. Più che mai oggi, momento in cui il verde è divenuto partner essenziale per contrastare l’emergenza climatica, un regolamento deve essere per la vegetazione urbana l’equivalente di ciò che la legge è per gli uomini: uno strumento che codifica il vivere in salute e armonia, promuove il raggiungimento delle potenzialità individuali, e protegge contro abusi e soprusi. Studiando il regolamento del verde (versione marzo 2021) di Varese, una città che mantiene da fine ‘800 la definizione di ‘Citta’ Giardino’, si notano le prescrizioni dettagliate per il benessere del verde e la sua protezione da malattie, l’atteggiamento conservativo nei confronti degli interventi demolitivi che devono prevedere lo studio di soluzioni alternative, le prescrizioni di tempi di intervento sugli alberi per salvaguardare le specie animali nidificanti o in letargo”.

“Si nota inoltre il ruolo fondamentale della ‘Struttura organizzativa comunale preposta alla gestione del Verde’. Costituita da un funzionario capo agronomo, laureati in scienze agrarie, un perito agronomo e un architetto part-time, la Struttura funziona come una sorta di soprintendenza perchè tutti gli interventi sul verde, inclusi specificamente quelli legati ad interventi di natura edilizia o urbanistica, rispondano agli obiettivi di promozione ecologica e paesaggistica del regolamento. Come diverso da Bordighera, dove la prevenzione contro la Processionaria dei pini si fa nella migliore delle ipotesi ad anni alterni, senza un programma che impegni qualcuno a farla; dove le motoseghe hanno continuato a potare e abbattere nei giardini privati in questi giorni di aprile e maggio malgrado sia periodo di nidificazione e la Lipu lo abbia ufficialmente ricordato al Comune. Dove il ‘Servizio Giardini’, a cui tocca poi la manutenzione del verde, non è coinvolto in fase progettuale negli interventi sul Verde relativi a progetti dell’Ufficio Tecnico. Ad esempio, il ‘Servizio Giardini’ non è mai stato interpellato sui 13 pini coinvolti nel progetto marciapiedi di via Aldo Moro (sei dei quali abbattuti perchè il cantiere partito senza preventiva consulenza agronomica ne recise le radici); nè sull’espianto e trapianto dei 3 ulivi ai Giardini Lowe; nè sulle nuove piantumazioni in piazza della Stazione dove i Ginkgo Biloba (che speriamo maschi per non dover subire lo sgradevole odore dei semi) sono stati messi a dimora in aiuoline che non sembrano tener conto della loro capacità di sviluppo poderoso, verificabile nell’esemplare in proprietà privata in Via Pasteur. Il ‘Servizio Giardini’ è stato consultato a piantumazioni avvenute, sull’impianto di irrigazione”.

“In attesa di un ‘Regolamento del Verde’ – termina ‘Civicamente Bordighera’ - la città potrebbe iniziare ad utilizzare più proficuamente le risorse esistenti. Ma il Regolamento rimane dovuto perchè le azioni devono essere scelte e le scelte razionalizzate servendosi di esempi virtuosi”.

Redazione

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