“Una scritta non cambierà il mondo ma almeno fa capire che in mezzo a tante parole che ci attraversano, ci sono alcune che fanno parte della nostra identità. La foto (in alto) ritrae uno scorcio della nostra città negli anni ’30, che mostra una scritta su una facciata di un edificio sulla strada principale di accesso a Sanremo da ponente, in località Foce, scattata in tempi sicuramente ‘sospetti’ per la natura della scritta. L’evidenza di questa scritta è che la nostra popolazione è da sempre ospitale ‘…e ospitali vogliamo restare’.
Ad informare su una particolare iniziativa sono le 6000 Sardine Ponentine e la Sezione di Sanremo G. Cristiano Pesavento dell’ANPI che, con la collaborazione del Partito Democratico di Sanremo e con il patrocinio del Comune di Sanremo e della CGIL di Imperia, invitano la cittadinanza ad eseguire una installazione provvisoria pubblica con la scritta ‘Nessuno è Straniero’, finanziata nei mesi scorsi, tramite una raccolta fondi pubblica.
"Passati e recenti fatti di cronaca - si spiega nel comunicato - riguardanti come l’aggressione e, soprattutto, il suicidio del giovane Musa Balde o il rinvenimento di quei poveri corpicini sulla spiaggia in Libia, fanno riempire le pagine dei giornali e del web, con tante parole di indignazione e anche di autentico dolore. Però, dopo pochi giorni, vince la rassegnazione alla cattiva sorte e all’impotenza nei confronti dei vari governi nazionali e dell’Europa. Finisce sempre così. Invece non è tutto inevitabile!".
"Proponiamo quindi la scritta NESSUNO È STRANIERO da eseguire, sulla passeggiata presso Sud-Est, alle spalle di Porto Sole, nel corso denominato Salvo D’Acquisto, con vernici lavabili, dalle ore 16.30 del 1° giugno 2021 e da presentare il 2 giugno 2021 alle ore 10.00. Il progetto artistico della scritta è stato eseguito dal partigiano, 95enne, Alfredo Schiavi (che non si limiterà alla sola progettazione, ma intende anche ad eseguire il suo progetto)".
"Per l’esecuzione di tale scritta è invitata tutta la cittadinanza, sono stati coinvolti giovani, ragazzi, erano stati chiamati anche studenti del liceo artistico di Imperia. Tuttavia, il 18 febbraio scorso, una studentessa diciottenne del liceo artistico, si è tolta la vita. Non c'è stato funerale. Non sono stati lanciati palloncini in volo. Non ci sono stati tappeti di fiori. Non ci sono stati striscioni...sta succedendo a questa generazione qualcosa di grave. È per questo motivo che, in accordo con il papà della ragazza che si chiama Alice, con il nome d’arte Artemis, desideriamo dedicare a lei la scritta, perché nessuno è straniero neanche a sé stesso".
"Dedicare quindi la scritta alla giovane ‘Artemis’ e a chi vive la propria esistenza da straniero, ma anche a tutti coloro che degli stranieri non ne possono più, e infine a chi non può evitare di sentirsi straniero anche a casa propria. La scritta è dedicata al dolore che spesso questo tipo di confronto porta con sé. Proponiamo di iniziare da qui. Sottoporre a tutti che a livello di comunità si è sempre stati coinvolti nella faticosa azione di accogliere: un monito che non soltanto ci ricorderà i fondamentali principi universali, ma anche come monito per crescere culturalmente, socialmente, personalmente, ponendo, come ha scritto Italo Calvino, la risposta a una domanda di ospitalità. Richiesta che ci arriva da sempre e che per la sua natura accogliente, una città come Sanremo, la pone come priorità verso tutti: come prima preoccupazione per i cittadini e per la comunità. Nessuno è escluso".