Politica - 21 maggio 2021, 10:32

Ospedale unico: Rifondazione Comunista risponde al Consigliere comunale di Sanremo Nocita

“Con l’aggettivo ‘Nuovo’ si vuole nascondere il concetto di ‘Unico’ ovvero il solo esistente nei progetti dell’Asl 1 e di Alisa, avvalorando di fatto, un’Amministrazione Sanitaria fallimentare, e dimostratasi tale nell’ultimo anno, di un governo regionale di centro destra".

“Riscontriamo nelle dichiarazioni del Consigliere Dott. Nocita delle inesattezze, che riteniamo volute e quindi da considerarsi omissioni se non false considerazioni. Lui sottolinea che tutta la popolazione Imperiese desidera il ‘Nuovo Ospedale’ di Taggia, e che nessun tipo di raccolta firme è stato attuato per evitare quest’opera. Arrivando a spronare l’Amministrazione taggiasca a sveltire le operazioni e accusandola di scarso impegno”.

Interviene in questo modo il circolo di Arma Taggia ‘Valeria Faraldi’ di Rifondazione Comunista. “Con l’aggettivo ‘Nuovo’ – prosegue - si vuole nascondere il concetto di ‘Unico’ ovvero il solo esistente nei progetti dell’Asl 1 e di Alisa, avvalorando di fatto, un’Amministrazione Sanitaria fallimentare, e dimostratasi tale nell’ultimo anno, di un governo regionale di centro destra. Il consigliere arriva a sostenere la tesi che l’unanimità dei residenti in provincia di Imperia è favorevole alla nuova opera, omettendo, e quindi censurando, le 20.000 firme fin qui raccolte da ‘Cittadinanza Attiva’ e da Rifondazione Comunista, contro la chiusura degli attuali ospedali di Sanremo e Imperia, diminuendo in modo inconfutabile i posti letto acuti di tutta la provincia”.

“Questa pressione messa alla Giunta taggiasca in termini di tempi – termina Rifondazione - fa sorgere un dubbio di non poca rilevanza. L’amministrazione matuziana da anni continua a seguire una politica di privatizzazione di edifici e beni pubblici per salvaguardare bilanci sempre negativi. Ora ci chiediamo se l’accelerazione delle pratiche amministrative richieste dal Consigliere Nocita non siano strettamente collegate al nuovo PUC della città matuziana, e la possibilità di vendersi in un prossimo futuro, anche il Borea, il Castillo e il Giannoni dopo aver già ceduto ai privati l’ex Tribunale, Casa Serena, e praticamente anche Porto Vecchio con una concessione pluridecennale, oltre il progetto di svendita di Villa Angerer”.

C.S.