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Politica | 20 maggio 2021, 13:10

Sanremo: futuro dell’ospedale ‘Borea’ dopo l’emergenza covid, Asl 1 “Entro settembre dovrebbe ripartire come era prima del febbraio 2020”

Nocita e Artioli attaccano l’amministrazione di Taggia sull’ospedale unico: “Patiamo il loro ritardo, se dovessero proseguire individueremo del terreni a Sanremo”

L'ospedale 'Borea' di Sanremo

L'ospedale 'Borea' di Sanremo

Il futuro dell’ospedale ‘Borea’ di Sanremo e dell’intero servizio sanitario provinciale è stato al centro della quinta commissione convocata per questa mattina e presieduta dal consigliere comunale Sara Tonegutti. In collegamento con i commissari erano presenti i vertici Asl1.

Federica Cozza (FdI) ha presentato un lungo e articolato documento stilato dal dipartimento sanità del partito (e che pubblichiamo in allegato) per chiedere all’Asl1 risposte in merito a diversi temi caldi: il futuro del punto nascite, il futuro dei molti reparti che sono stati spostati a seguito dell’emergenza covid, la situazione dei vari reparti e delle specialità dopo la forzata rivoluzione degli ultimi 15 mesi.

I consiglieri Eugenio Nocita e Andrea Artioli, invece, hanno puntato l’attenzione sul progetto dell’ospedale unico che dovrebbe (e il condizionale è d’obbligo) sorgere a Taggia. “La Asl1 con la sua dirigenza è parte attiva, chi è indietro è la politica e in primis il Comune di Taggia - ha dichiarato Nocita - pur avendo l’onore di ospitare una così importante struttura ancora non hanno deciso il dove, speriamo che presto ce lo facciano sapere”.
Manca una visione politica troppo spesso legata ai campanilismi - ha aggiunto Artioli - patiamo il ritardo del Comune di Taggia e se i ritardi dovessero proseguire dobbiamo individuare delle aree a Sanremo per proporre un’alternativa alla Asl”.

I vertici di Asl1 hanno illustrato la situazione attuale. L’emergenza covid termina il 31 luglio e bisognerà attendere la ‘fase2’ per poter scendere da 130 a 80 posti letto covid, circostanza che potrebbe portare a nuove aperture di reparti al ‘Borea’ di Sanremo. La provincia di Imperia è ancora lontana dalla zona bianca, i ricoverati scendono ma non scende il dato dei nuovi positivi alla settimana ogni 100 mila abitanti: 48 a Ventimiglia, 74 a Sanremo e 36 a Imperia. È in particolare il distretto di Sanremo ad aver patito la nuova emergenza da novembre a oggi.

Da quando il ‘Borea’ di Sanremo è diventato l’ospedale covid della provincia, ha perso sette reparti: chirurgia generale, otorino, ortopedia, ortogeriatria, ginecologia, oncologia e oncoematologia. Rientrata alla base la gastroenterologia. “Dobbiamo attendere che la Regione ci dica di tornare alla ‘fase2’ con 80 posti letto il che ci permetterebbe di riportare in casa la chirurgia, l’otorino e, successivamente ortopedia e ortogeriatria per le quali dobbiamo avere la certezza che non aumenti di nuovo i posti letto - hanno dichiarato dai vertici Asl1 - appena possibile riporteremo la chirurgia programmata, poi porteremo ortopedia e ortogeriatria e, in un terzo momento, quanto diminuiranno i posti letto necessari, potremmo riportare oncologia e oncoematologia”.

Differente e più complesso il discorso legato al punto nascite. La Asl1 ha deliberato i lavori per la ristrutturazione della sala parto del ‘Borea’ oltre alla sala operatoria e la pediatria. Ultimati i lavori, presumibilmente entro l’inizio del 2022, l’ostetricia tornerà a Sanremo. Per il punto nascite, invece, la normativa prevede che ce ne sia uno ogni 1.500 nascite all’anno e la provincia al momento ne conta circa 1.200 e, quindi, il ritorno a Sanremo potrebbe significare la chiusura a Imperia.

Asl1 sta inoltre lavorando per il ritorno a Sanremo di diabetologia, mentre per anatomia patologica a giungo partiranno i lavori di ristrutturazione del secondo piano del ‘Castlillo’ con i quali di rifarà il reparto di medicina.
Se tutto procede come sembra - hanno concluso dall’Asl1 - entro settembre l’ospedale dovrebbe ripartire come era prima del febbraio 2020”. 

Nel quadro della ripartenza resta, infine, il cronico problema della mancanza di personale. “Abbiamo perso una trentina di medici negli ultimi 10 anni - dicono fonti Asl1 - se continuiamo così arriveremo all’ospedale unico per carenza di medici. La situazione non critica, ma è drammatica”.

Entro la fine del 2021, inoltre, pare riprendano i lavori per il Palasalute di Sanremo, anche se resterà il problema del parcheggio, come sarà un problema anche il parcheggio del ‘Borea’ quando si tornerà alla normalità.

In allegato il documento presentato da Federica Cozza e preparato dal dipartimento sanità di Fratelli d’Italia rappresentato da Antonella Basso e Paolo Ferrero.

Pietro Zampedroni

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