Sono stati presentati, questa mattina nella sede dell’Asl 1 Imperia di Bussana a Sanremo, due importanti progetti Psr, per coniugare obiettivi imprenditoriali con quelli di welfare dedicati ai soggetti più vulnerabili.
Asl1 ed Istituto Regionale per la Floricoltura (IRF) sono capofila di due importanti progetti di Agricoltura Sociale approvati nell’ambito della misura 16.09 del PSR 2014-2020 (Piano Sviluppo Rurale) di Regione Liguria. Nello specifico, Asl1 è capofila del progetto “Via dei campi”, IRF lo è per il l progetto “Coltiviamo Fasce Trascurate nel Ponente Ligure" (FA.TRA.L.). L’Agricoltura Sociale riguarda un insieme di attività, esercitate dagli imprenditori agricoli e dalle cooperative sociali, che i due progetti vogliono sviluppare, considerando il settore agricolo quale opportunità di impiego di individui svantaggiati ma anche un’esperienza di vita, formazione, orientamento, socializzazione e crescita personale.
Il primo progetto, denominato Fa.Tra.L. ha come finalità un bene comune per la collettività fatto di tutela e servizi nei prodotti e nei servizi offerti dall’agricoltura, con punto focale la valorizzazione della persona. E’ nato da riunioni tra il mondo sociosanitario e quello agricolo, legando l’agricoltura delle ‘fasce’ in campagna con le ‘fasce’ con più problematiche sul piano economico. Il tutto con l’ottica dell’inclusione sociale.
Nel progetto verranno attuate azioni fondamentali, come la costituzione di un comitato che vede dialogare la parte agricola con quella sociale, creando corsi di formazione, indirizzati a persone e aziende partner. Il percorso si svilupperà in nove moduli, che gli utenti rivedranno poi nelle aziende, non prima di momenti di tirocinio. Il tutto alla fine dovrà creare tre opportunità lavorative.
Il secondo progetto si chiama ‘Via dei Campi’ (Vi.Da.) ed ha come obiettivo quello di elaborare linee guida per codificare percorsi di assistenza per i chi sarà individuato da Asl e Servizi Sociali. L’Asl 1 ha attivato tavoli d’ascolto con operatori e associazioni di categorie, dai quali sono nate le idee progettuali che declinano l’esperienza sul campo come leva terapeutica e formativa. In questo caso sono cinque le azioni esperienziali per anziani, disabili e minori con un budget da quasi 200mila euro. Sono 14 i partner, tra cui 5 enti pubblici, un’associazione di categoria e 8 aziende agricole. l primo progetto denominato "Via dei Campi" si sviluppa su due annualità, e prevede di coinvolgere complessivamente circa 50 utenti.
Il progetto denominato "Via dei Campi" si sviluppa su due annualità, e prevede di coinvolgere complessivamente circa 50 utenti. Il progetto declina 5 distinte azioni di "accoglienza" e “terapie assistite” destinate in media ad una decina di utenti per azione nel biennio. Tra le azioni previste sono contemplate: 1) affidi anziani e/o in condizioni di cronicità 2) affidi educativi minori, con lieve disabilità, o comunque seguiti dai servizi, per precoci esordi psichiatrici 3) affidi educativi disabili, per la stimolazione delle abilità residue 4) laboratori protetti, rivolti ad utenza disabile in un’età compresa tra i 18 ed i 65 anni 5) pet therapy con asini e/o alpaca, 6) agriturismo e fattorie didattiche. Inoltre sono contemplate attività da svolgersi in azienda, tra cui: svolgimento di semplici esercizi posturali e/o musicoterapia con personale formato Sono state inserite anche 2 azioni propedeutiche/trasversali, ovvero e formazione ai tutors/ imprenditori agricoli e una, iniziale, destinata agli utenti, al fine di illustrare loro le peculiarità di tali azioni. La finalità finale è quella di condividere dei Protocolli relativi alle azioni sperimentate, e la formalizzazione di Tavoli Tecnici di Agricoltura Sociale all’interno dei Distretti Sociosanitari della Provincia, affinché quest’attività si vada consolidando.
L'altro progetto, "Coltiviamo fasce trascurate nel Ponente Ligure (FA.TRA.L.)" mira ad incrementare, nell'ambito della provincia di Imperia, le attività agricole connesse all'inclusione socio-lavorativa di Soggetti svantaggiati con lieve disabilità psico-fisica e/o con difficoltà ad inserirsi/reinserirsi nel flusso lavorativo (cosiddetta AREA GRIGIA). Si propone, inoltre, di allargare il coinvolgimento sociale ad aree pubbliche (Aree Verdi a Gestione Sociale). Quest'ultimo aspetto, infatti, nonostante sia previsto nella legislazione regionale inerente, risulta tutt'oggi il meno sviluppato. Il progetto inoltre, si focalizza su due importanti punti: a) attraverso il coinvolgimento di alcune aziende che già da tempo stanno operando nel recupero e nella bonifica di terreni abbandonati, si mira a coniugare all'Agricoltura Sociale anche il ripristino di forme di agricoltura tradizionale perdute, limitando la minaccia di dissesto idrogeologico che caratterizza i terreni lasciati incolti, b) attraverso il coinvolgimento di aziende che operano anche nella trasformazione agroalimentare si mira a creare fra le aziende aderenti al progetto una rete che consenta di realizzare una filiera corta, con una promozione dei prodotti nel mercato locale.
A riguardo, Silvio Falco Direttore Generale di Asl1 ha affermato: “Accoglienza, inclusione, sviluppo, salute e formazione rappresentano la mission di questi due importantissimi progetti di agricoltura sociale. In questo modo, le persone cosiddette svantaggiate, possono trovare il loro posto nella società e contribuire anche al recupero di alcune aree del nostro territorio”.
“L’agricoltura sociale è la punta più avanzata della multifunzionalità che il PSR, attraverso questi progetti, promuove e valorizza – prosegue il Presidente IRF Gianluca Boeri- avvicinando il nostro Ente e le imprese agricole ai cittadini per conciliare lo sviluppo economico con la sostenibilità ambientale e sociale”.