Eventi - 20 maggio 2021, 09:50

Domenica 23 maggio torna la Giornata Nazionale dell’Associazione Dimore Storiche Italiane. La guida alle dimore della Liguria

Castelli ville e giardini, veri gioielli del patrimonio artistico e culturale del nostro paese aprono le porte ai visitatori.

Villa Pratola a Santo Stefano al Magra (SP)

Si terrà domenica prossima, l’undicesima giornata dedicata alle dimore storiche italiane, promossa dall’Associazione Dimore Storiche italiane, Ente morale riconosciuto senza fini di lucro. È l’associazione che riunisce i titolari di dimore storiche presenti in tutta Italia. Nata nel 1977, l’Associazione conta attualmente circa 4500 soci e rappresenta una componente significativa del patrimonio storico e artistico del nostro Paese.

 

L’iniziativa vedrà il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, del Ministero della Cultura e di Confartigianato ed è attuata in collaborazione con la Federazione Italiana Amici dei Musei (Fidam), l’Associazione Nazionale Case della Memoria e Federmatrimoni ed Eventi Privati (Federmep). L’evento è realizzato con il contributo di American Express.

La Giornata Nazionale ADSI rappresenta, dopo i lunghi mesi di restrizioni, un’importante occasione per riscoprire le bellezze del nostro Paese facendo visita a quei complessi monumentali che insieme costituiscono il più grande museo diffuso d’Italia. La loro riscoperta è determinante per far luce su un patrimonio troppo spesso ignorato, che non solo rappresenta la migliore storia e tradizione italiana, ma che – prima della pandemia – riusciva ad accogliere 45 milioni di visitatori l’anno.

Un patrimonio di cui si fatica a comprendere e riconoscere l’immenso valore sociale, culturale ed economico, oscurando le molte professioni che si nascondono dentro a queste mura e giardini per le nuove generazioni. Si tratta di mestieri antichi, da tutelare anch’essi, quali artigiani, restauratori e giardinieri: figure professionali che affiancano i proprietari custodi e senza i quali non sarebbe possibile garantire la manutenzione delle dimore storiche, dei loro giardini e degli oggetti d’arte che le rendono uniche al mondo. Prevedere continui lavori di restauro, i cui costi ricadono sui proprietari, significa peraltro contribuire al decoro delle vie, delle piazze, dei rioni nei quali le dimore si trovano, aumentando la capacità d’attrazione e la qualità dei territori di cui questi complessi monumentali costituiscono spesso il principale elemento di interesse. Significa, di conseguenza, alimentare l’immensa filiera delle attività legate al turismo e alle nuove professioni come, per esempio, quelle relative alla gestione dei beni culturali, che vantano un significativo numero di laureati formati all’interno delle nostre università: un settore che le istituzioni dovrebbero favorire, nella creazione di posti di lavoro.

 

L’Associazione promuove attività di sensibilizzazione per favorire la conservazione, la valorizzazione e la gestione delle dimore storiche, affinché tali immobili, di valore storico-artistico e di interesse per la collettività, possano essere tutelati e tramandati alle generazioni future nelle condizioni migliori. Questo impegno è rivolto in tre direzioni: verso i soci stessi, proprietari dei beni; verso le Istituzioni centrali e territoriali, competenti sui diversi aspetti della conservazione; verso la pubblica opinione, interessata alla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale del Paese.

 

Ecco gli indirizzi e le informazioni delle dimore storiche della Liguria, che saranno aperte al pubblico.  

IL LOGGIATO DI VILLA SAULI Via Corsica 13, 16128 Genova

Breve visita del giardino all’italiana con grotta e grotteschi - aperitivo offerto ai convenuti

Il Loggiato di Villa Sauli attualmente ospita l’abitazione di Camillo e gli uffici della Garroni Design Loggiato è la pertinenza agricola, originariamente limonaie e stalle, del complesso immobiliare denominato Villa Sauli. La villa, di costruzione quattrocentesca, è stata ristrutturata nel ‘500 da Galeazzo Alessi quando gli fu affidata la progettazione della Cappella Gentilizia, attuale Basilica di Carignano. L’intero complesso, danneggiato da eventi bellici, è stato profondamente ristrutturato negli anni ’70 dalla Sogene. Il Loggiato e il parco sono invece rimasti abbastanza fedeli all’originale.

2)   PALAZZO CASARETO DE MARI Piazza Campetto, 2 - 16123 GENOVA GE

Visita del piano terreno e del primo piano nobile. Il palazzo fu costruito ex novo alla fine del ‘500 dal maestro Jacopo de Aggio per Ottavio Imperiale. Dal 1588 è inserito nel novero dei cosiddetti “Palazzi dei Rolli”, destinati ad ospitare ospiti illustri in visita all’allora Repubblica di Genova. Inserito anche nel volume “Palazzi di Genova”, realizzato da Pietro Paolo Rubens e pubblicato nel 1622. Al piano terra è presente un ninfeo con Ercole realizzato nella seconda metà del 1600 dallo scultore genovese Filippo Parodi. Al piano nobile è presente un altare con un gruppo marmoreo raffigurante la Madonna di Savona, scoperto durante i restauri del 2004.

3)  PALAZZO CROCE 

Piazza De Marini, 1 - 16123 Genova GE

Visita al Cortile della Dimora

4)   PALAZZO CYBO 

Via del Campo 10 - 16124 Genova GE

Visita dello scalone, le sue statue e del cortile.

Il Palazzo è stato costruito nel XV secolo. Nel 1576 compare nella prima stesura dei Rolli. il Cortile Loggiato, collegato all'Atrio da uno scalone, conserva una statua romana raffigurante Scipione l'Africano. Nel Palazzo nacque Giovanni Battista Cybo, futuro Papa Innocenzo VIII. A seguito della ristrutturazione totale dell'immobile nel 2003, sono stati ripresi sotto la Sovrintendenza tutti gli affreschi di entrambe le facciate. 

5)   PALAZZO GRIMALDI DELLA MERIDIANA

Piazza della Meridiana, 1 - 16100 Genova GE

Visita Libera dell'atrio e del colonnato dalle ore 14:00 alle ore 18:00. Visita ore 15:00 con proiezioni a cura di Claudia Bergamaschi "Genova in...mostra" (biglietto €10 intero; €7 ridotto)

Palazzo Grimaldi della Meridiana fu costruito nel 1513 da Gerolamo Grimaldi Oliva. E' una struttura in cui convivono armoniosamente diversi stili e architetture. Ha riaperto i suoi ambienti dopo un importante restauro conservativo nel 2010. Dalla riapertura al pubblico il Palazzo organizza visite ed eventi. È iscritto nel sistema dei Rolli, Patrimonio Unesco dal 2006.

Di grande pregio artistico il salone Liberty di Coppedè (sala Colonnato) e il Salone affrescato da Luca Cambiaso.

6)   PALAZZO NICOLOSIO LOMELLINO

Via Garibaldi 7, Genova

Visita guidata alla mostra (primo piano nobile) "5 Famiglie, 5 Storie, Una Dimora Affascinante. Palazzo Lomellino di Strada Nuova" e all'incantevole giardino.

Nel 1550 viene disegnato un nuovo asse stradale, l'odierna Via Garibaldi, per congiungere il centro Medievale stretto nel suo intrico di vicoli, salite e discese e le aree di Levante, dando vita a quella che sarà denominata per lungo tempo Strada Nuova concepita per ottemperare alle esigenze di viabilità e per dare più ampio respiro ai palazzi sempre più fastosi e necessitosi di spazi e di rappresentanza delle grandi famiglie genovesi, dando vita così ad un quartiere di magnificenza.

E' in questo contesto che il Palazzo viene edificato tra il 1563 e il 1569 ca per volontà di Nicolosio Lomellino, in contemporanea a quelli di altre facoltose famiglie, a far da cornice alla strada nuova, su progetto dell'architetto lombardo Giovanni Battista Castello detto Il Bergamasco.

7)   PALAZZO SQUARCIAFICO Piazza Invrea 5 - 16122 Genova

Visita Guidata ai saloni del primo piano nobile del palazzo situato nel cuore del centro storico di Genova

Palazzo Del XVI secolo situato nel cuore del centro storica di Genova a ridosso della piazza San Lorenzo con la omonima cattedrale. Affrescato sia internamente che esternamente da Ottavio Semino, con Rappresentazioni tratte dalla mitologia e letteratura classica secondo il gusto dell'epoca

8 VILLA SPINOLA DUFOUR DI LEVANTE 

Via Tonale, 47, Genova

Visita alla Villa e al Giardino con spiegazione a cura dell'Associazione delle Ville di Cornigliano (ASCOVIL) alla quale sarà possibile fare un'offerta. 

Villa di origini medievali, appartenuta per secoli alla famiglia Spinola. La costruzione del palazzo risale ai secoli XV-XVI, con pochi interventi successivi nel XIX secolo. E' la prima villa acquistata a Cornigliano dalla famiglia Dufour, nel 1853, da Vincenzo Spinola del ramo di san Luca. Un Laurent Dufour (1763-1827) era stato tra gli immigrati dalla Francia all'epoca della rivoluzione e si era stabilito a Torino. Il figlio primogenito Lorenzo già nel 1829 avvia una raffineria di zucchero a Sampierdarena. Ha cinque figli, tutti legati alla storia di Cornigliano; Lorenzo, il primogenito, che ne sarà Sindaco dal 1860 al 1864; Maurizio, uomo di cultura pittore e architetto, Carlo, Luigi e Amalia.

Il palazzo è articolato in diversi corpi di fabbrica. Il più antico e più trasformato si trova a monte, adiacente alla strada; segue, più arretrato, un imponente volume cinquecentesco in cui si apre il portale di ingresso alla casa; il complesso è chiuso dal corpo più a sud, forse ottocentesco, con copertura a terrazzo, che collega l’edificio padronale con la grande torre di difesa, un tempo necessario rifugio per scampare alle possibili incursioni piratesche provenienti dal vicino mare.

L’interno è caratterizzato da una grande sala d’entrata, con pavimento a grossi quadroni d'ardesia, volta a padiglione lunettato e porte decorate con lo stemma Spinola, che costituisce un tipico esempio di atrio genovese. Lo scalone, chiuso tra muri, arriva alla loggia, ora tamponata. Tutti i vani hanno un aspetto monumentale, e sono ricchi di particolari architettonici perfettamente conservati: volte a vela lunettate, su preziosi peducci, una rara volta a stella molto ribassata e una grande volta a padiglione nel salone del piano nobile. Affrescata nell'Ottocento una sala a piano terreno e altri vani ancora dell’inizio del Novecento.

La villa Spinola Dufour di levante costituisce per Cornigliano l'esempio più completo di residenza di villa. Ha infatti conservato, nei rapporti originari, il palazzo nobiliare, la possente torre di rifugio, i corpi di fabbrica di servizio e soprattutto il completo esempio di giardino che li circonda. Scendendo oltre il piazzale antistante casa padronale e oltre la torre, quest’ultimo presenta una struttura ottocentesca che armonizza elementi rinascimentali quali la grotta, la peschiera e infine l’ampio viale pilastrato che, partendo dal giardino domestico, di sviluppo ridotto rispetto all’estensione della proprietà, sfociava nella grande parte coltiva degli orti che giungevano fino al mare.

 VILLA SPINOLA GRILLO, Via Pietra Ligure 31

Dimora edificata nel 1723 dalla famiglia Spinola di Voltri (GE) nella zona di San Benedetto a mezza costa del Bric-Belvedere. L'edificio è a pianta rettangolare con il fronte principale rivolto verso il mare, preceduto da due bassi avancorpi con copertura a terrazzo protesi a incorniciare la doppia scala che immette direttamente nel salone.

EREMO DELLA MADDALENA 

Loc. La Maddalena - 19016 Monterosso SP

Visita guidata con guida esperta

L'eremo di Santa Maria Maddalena sorge isolato su un colle a circa 4 km dall'abitato di Monterosso. Il complesso, già intitolato a S. Lorenzo del Terriccio, fu sede di una comunità di monaci benedettini, dipendenti dal monastero di S. Gerolamo della Cervara presso Portofino, la cui prima menzione risale al 1244.Esso è composto da due corpi di fabbrica: la chiesa a nord e il monastero a sud.

La chiesa, ha un semplice impianto a aula unica rettangolare terminante con un’abside semicircolare, ed è costruita con blocchi squadrati di arenaria disposti a filari regolari sovrapposti. Annesso alla chiesa si trova il monastero, una modesta costruzione che si svolge attorno a due lati di un piccolo chiostro addossato al fianco meridionale della chiesa, con arcate semicircolari sorrette da colonnine in laterizio. Un criptoportico si apriva originariamente verso mezzogiorno con arcate a sesto ribassato sfruttando il dislivello esistente fra il chiostro a nord e questo lato. Le arcate furono tamponate e ridotte a finestre in epoca imprecisata. Tale spazio, adibito poi a cantina fin dal XV secolo, è coperto da volte a vela e sorretto da pilastri quadrangolari. Al piano superiore le celle originarie, oggi trasformate in camere d'abitazione, sono coperte con volte a vela. Nel 1994 il complesso che versava da più di vent’anni in stato di abbandono, fu acquistato dalla famiglia Pagliuzzi . Da allora si sono susseguite varie fasi di restauro che hanno portato oggi l’Eremo a diventare una dimora privata con funzioni di accoglienza turistico ricettiva.

V VILLA LA CONTESSA 

Via del Forno - Loc. Isola, 42 - 19122 La Spezia SP

Visita guidata alla dimora che fu della Contessa di Castiglione. 

Villa sita sulle alture di La Spezia. La dimore appartenne a Virginia Oldoini, Contessa di Castiglione, nobildonna cugina di Cavour patriota italiana.La villa è rimasta intatta come allora sia come interni che come esterni. Il parcheggio per gli ospiti è c/o Chiesa di San Giacomo- via Guglielmo Marconi

VILLA PRATOLA – Santo Stefano Magra /SP)

Via Pratola 2 - Località Ponzano Magra - 19035 Santo Stefano Magra- La Spezia

Visita guidata del giardino con accompagnamento di esperto di storia dell'architettura (da Prenotare entro il 22.05.2021)

La costruzione di Villa Pratola ebbe inizio nei primi decenni del secolo XVIII per iniziativa della famiglia Remedi di Sarzana, che era impegnata nello sviluppo dell'abitato di Ponzano, borgo dotato di autonomi, sul cui feudo vantava diritti. L'architettura che usa con originalità essenziali mezzi espressivi, fa presagire la ricerca di un nuovo stile in un periodo in cui il barocco si arricchisce di tendente a volte più classicheggianti altre volte, addirittura aperte all'esotismo, nella ricerca del nuovo in un mondo i cui confini culturali si dilatano sempre di più.

Il giardino presenta soluzioni innovative, probabilmente suggerite dalle esperienze dell'Arcadia romana, con un ambiente ispirato al mito di Orfeo, incantatore degli animali e della vegetazione. Nel XIX secolo si procede alla creazione di ambienti e di decorazioni neoclassiche e alla costruzione di edifici di utilità agricola. Dal XX secolo la villa, nata come residenza estiva, fu adattata ad essere abitata con continuità durante l'anno. La villa è stata di recente restaurata, nel rispetto del vincolo architettonico disposto nel 1934 dalla Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici di Genova, per essere adibita ad eventi e a cerimonie.

Claudio Porchia