“Alla fine la mazzata è stata confermata, gli aumenti arrivano e gli operatori dovranno pagare. Il capolavoro del Comune di Imperia è riuscito in pieno, smentendo le aperture sul riconoscimento di una decisione sbagliata, in un momento inopportuno”.
E’ particolarmente duro e diretto all’Amministrazione, l’intervento del presidente provinciale di Confesercenti, Ino Bonello, dopo la decisione del Consiglio comunale del capoluogo sulle tariffe delle imposte per la pubblicità. “Il Consiglio – prosegue - ha ridotto un aumento del 500%, lasciandolo solo del 200/300, una batosta per le insegne pubblicitarie e le tende dei pubblici esercizi”.
Confesercenti, raccogliendo le urla degli operatori, sta organizzando una mobilitazione di spegnimento delle luci e smontaggio delle ‘troppe’ insegne presenti in città al grido di “Spegni e stacca l’insegna. Riportala in Comune”.
Dopo le prime operazioni di distacco, le insegne saranno riportate sull’ingresso del Palazzo Civico, la casa dei cittadini, in segno di protesta: “A nulla sono servite le richieste di Confesercenti – termina Bonello - per fissare un incontro al fine di trovare nuove soluzioni, nessuna risposta, nessuna proposta. Speravamo di ricevere una maggiore disponibilità per aiutare gli operatori e non un ulteriore problema economico in un periodo dove far quadrare i conti è un’avventura quotidiana, una vera impresa”.