A 24 ore dal consiglio comunale decisivo per il destino della RSA Casa Serena, la prima commissione ha preso in analisi oggi la pratica con l’offerta della torinese ‘Moma Srl’ per un valore complessivo di 9,8 milioni di euro per il compendio immobiliare e il ramo d’azienda.
La società piemontese pagherà la somma con la formula del ‘rent to buy’ (affitto con riscatto), soluzione che permetterà un pagamento dilazionato e l’immediato utilizzo della struttura. La ‘Moma’ pagherà un totale di 9 milioni e 846 mila euro in 10 anni: 5 milioni e 908 mila euro in rate trimestrali anticipate di 147 mila euro ciascuna e il restante entro la data di scadenza del contratto. Il Comune, quindi, incasserà dalla vendita la somma di 590 mila euro all’anno.
Dai banchi delle opposizioni sono arrivate oggi le richieste di garanzie in merito al pagamento con la formula del ‘rent to buy’ per eventuali lavori di manutenzione che potrebbero gravare sulle casse del Comune. Per questo è stata richiesta una perizia condivisa in modo da avere lo stato dell'arte al momento della cessione alla 'Moma'. Chieste anche garanzie sulla solidità economica della società.
Nel contratto con la ‘Moma’ il Comune ha specificato come per 12 anni la destinazione d’uso dovrà rimanere la stessa senza subire mutamento funzionali: servizio RSA e centro diurno Alzheimer. Il Comune, inoltre, manterrà 15 posti letto: 7 per utenti non autosufficienti, 5 per non autosufficienti e 3 per autosufficienti. Nel momento in cui si libera un posto il Comune avrà tempo 5 giorni per occuparlo.
La ‘Moma’, inoltre, avrà la prelazione in caso arrivino altre offerte superiori. Nel momento in cui l’azienda dovesse ritirarsi, il Comune non dovrà restituire le somme incassate.
La vendita di Casa Serena ha conosciuto diverse tappe prima dell’atto che pare conclusivo: a luglio 2020 la prima asta deserta (valore 10 milioni e 840 mila euro) seguita da una seconda asta, sempre deserta, a settembre (valore 9 milioni e 560 mila euro); ad aprile la ‘Moma Srl’ ha presentato l’offerta da 9 milioni e 846 mila euro.
“Dopo due gare andate deserte non era semplice trovare un acquirente, quindi ringrazio tutti per il lavoro svolto - ha commentato il sindaco Alberto Biancheri - negli anni il Comune di Sanremo è sempre dovuto intervenire economicamente per Casa Serena e quest’anno si chiude con un passivo di 2 milioni di euro”. Il sindaco, inoltre, ha specificato anche il destino dei dipendenti che in questi ultimi mesi hanno spesso lamentato poca chiarezza sul loro futuro: “Degli 11 dipendenti di Casa Serena quattro resteranno lì, mentre gli altri saranno trasferiti”.