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Attualità | 20 aprile 2021, 11:40

"Diversità, come la rappresenti?", scuola di Triora vince il concorso nazionale con un corto toccante (Foto e video)

Durante la premiazione l'insegnante Gianna Ozenda ha voluto ricordare il messaggio dietro questo corto realizzato con Riccardo Di Gerlando e i ragazzi di ANFFAS: "Ogni persona è sempre e comunque un capolavoro".

"Diversità, come la rappresenti?", scuola di Triora vince il concorso nazionale con un corto toccante (Foto e video)

"Diversità, come la rappresenti?", una domanda importante e quantomai d'attualità ma anche il nome di un concorso nazionale che ha visto trionfare la scuola Padre Francesco Ferraironi di Triora. Il plesso di montagna, appartenente all'Istituto Comprensivo Taggia, ha partecipato con il corto 'Perfection', arrivando al primo posto tra le scuole primarie. 

IL CORTO VINCITORE REALIZZATO DALLA SCUOLA DI TRIORA

In poco più di 2 minuti, la maestra Gianna Ozenda e i bimbi della pluriclasse offrono una risposta semplice ma dal profondo impatto. Un prodotto video figlio di un'altra esperienza molto importante. Infatti questo corto è stato realizzato da Riccardo Di Gerlando e con la collaborazione dei ragazzi dell'ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) di Sanremo. 

Il concorso è stato organizzato da Fiaba Onlus e promosso dal Ministero all'Istruzione. "Si parla di diversità ma in fondo siamo tutti diversi.  - afferma Antimo Ponticiello, direttore generale per la direzione generale per lo studente, l'integrazione e la partecipazione del Ministero - Questo è quello che contraddistingue la ricchezza del nostro mondo anche al di là della comunità scolastica". 

"Credo che le istituzioni scolastiche e gli studenti, attraverso la guida dei docenti abbiano ben compreso questo tema. - aggiunge - Più che diversità si dovrebbe parlare di unicità. Mi piace sperare e ne sono convinto che questi lavori siano un modo per cambiare gradualmente e in modo diffuso la nostra cultura e rilanciare la cultura dell'inclusione. Inclusione vuol dire sentirsi parte, tutti, di un contesto, di una famiglia ed essere allineati tutti su dei valori, dove non c'è spazio per l'allontanamento e la distanza". 

"Adesso più che mai ci manca il contatto umano. Facciamo tesoro di questa esperienza per accorciare le distanze, annullarle e essere vicini tutti insieme nell'essere felici. - conclude Ponticiello - La felicità non è una risorsa limitata, è accessibile a tutti. Bisogna lavorare insieme perchè nella sua unicità venga lasciato indietro". 

"Un grazie a tutti gli istituti che hanno partecipato. Questo concorso partito nel 2004 e arrivato alla quinta edizione e che si svolge ogni quattro anni per andare a vedere i cambiamenti che ci sono nel mondo della scuola e soprattutto nelle nuove generazioni. - ha aggiunto Giuseppe Trieste, presidente Fiaba Onlus - Oggi tra una generazione e l'altra ci sono istanze epocali e la pandemia ha ulteriormente messo da parte il vecchio mondo e tutti noi saremo costretti ad abituarci al nuovo mondo partito. Che ci piaccia o no è iniziata un'era dove non ci sono più distanze: ci si parla e ci si vede via streaming. Importante monitorare il mondo della scuola e in particolare la scuola primaria ma anche il ciclo delle scuole dell'infanzia. I bambini di oggi, a 2 - 3 anni riescono a parlare come adulti con comportamenti che ci lasciano sbigottiti. La scuola oggi è un'iterazione tra le nuove generazioni e l'insegnante".

La premiazione è stata accolta con soddisfazione dalla maestra di Triora, Gianna Ozenda che ha così commentato: "Grazie alla giuria a nome mio, di tutte le colleghe e della dirigenza scolastica. Ringrazio per la sensibilità verso questa tematica così importante. Un lavoro realizzato insieme a Riccardo di Gerlando, educatore di una associazione di Sanremo, ANFFAS che si occupa di persone adulte e con queste persone abbiamo lavorato. Gli alunni hanno fatto da attori mentre i ragazzi di ANFFAS sono stati i tecnici, occupandosi delle luci e dei microfoni. E' stata un'esperienza altamente formativa. Grazie ancora per questa opportunità. Ogni persona è sempre e comunque un capolavoro. Noi come docenti non dobbiamo nascondere la diversità o la disabilità ma al contrario dobbiamo comprenderla. Questa collaborazione con gli adulti con delle disabilità è stato un incontro formativo importantissimo. Un momento di concretezza".

Nella scuola Ferraironi, nella stessa classe ci sono bambini che coprono dal 1° al 5 anno della scuola primaria, oltre ad una rappresentanza di scuola dell'infanzia. Un ambiente unito, in un clima quasi famigliare. Il concorso vinto oggi dalla piccola scuola di Triora è l'ultimo di una lunga serie. Un risultato che non deve sembrare scontato, anzi. Questo risultato è figlio di una programmazione puntuale, attenta all'attualità e ricca di stimoli ma soprattutto di un'offerta formativa mirata. 

Stefano Michero

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