Ammonta a poco più di 1.500 euro la somma stanziata dal Comune di Imperia che ha commissionatolo studio rivolto ad eseguire una vera e propria indagine storica per valutare il rischio di ordigni bellici lungo il tracciato della pista ciclabile che collegherà Imperia a San Lorenzo al Mare. La pista, in fase di costruzione, passerà sul vecchio sedime ferroviario attraversando la zona del porto turistico per congiungersi con il cantiere già avviato per la costruzione della pista ciclabile di Imperia, la cui ultimazione è legata alla posa del tubo del Roja.
Il progetto, volto all’individuazione di eventuali ordigni di guerra, è stato affidato allo 'Studium sas' di Frida Occelli, di Torino, con sede operativa nella nostra città e rientra quindi nel progetto integrato denominato “la green line del comune di Imperia, da Area 24 ad Area 30”, ossia l’area in cui è prevista appunto la realizzazione della nuova ciclabile.
Lo scopo del Comune è quindi quello di accertare, o meno, la presenza di bombe e materiale vario, di matrice bellica, rimasto inesploso nel suolo. Durante gli scavi, nel marzo scorso gli operai hanno portato alla luce alcune mura antiche. Il ritrovamento, che non ha bloccato i lavori, è al vaglio della Soprintendenza che al momento è stato escluso che si possa trattare di reperti di epoca romana, molto più probabilmente si tratta di una struttura risalente all'epoca post medievale, tra il 1600 e il 1700.
Subito dopo il ritrovamento sono partite le operazioni di messa in sicurezza e il rinvenimento è stato infatti, ricoperto, dopo essere stato documentato, così come subito prospettato dall'archeologa Frida Occelli e dalla Soprintendenza per non interrompere i lavori per la costruzione della pista.