Politica - 14 aprile 2021, 09:51

Destino del Casinò di Sanremo: incontro tra la UilcomUil e l'On. Flavio Di Muro

“Siamo giunti ormai ai sei mesi di fermo ininterrotto, a cui vanno aggiunti i tre mesi e mezzo del 2020, e quindi circa dieci mesi di inattività fra il 2020 e 2021”

Flavio Di Muro (Lega)

La UilcomUil ha tenuto, in via telematica, un incontro con il Deputato della Lega Flavio Di Muro, per trattare le contingenti problematiche del Casinò di Sanremo. “Avevamo già in passato parlato con l’Onorevole, ma l’appuntamento di oggi assume una particolare rilevanza in quanto la Lega ora rappresenta il principale partito di governo della coalizione di centrodestra” dichiarano dal sindacato. All’incontro, oltre al parlamentare, era presenta la Segreteria Provinciale UilcomUil ed il consigliere comunale di Sanremo della Lega Stefano Isaia.

La UilcomUil ha trasmesso la più viva preoccupazione dei suoi iscritti, sul prolungarsi del periodo di chiusura dell’azienda: “Siamo giunti ormai ai sei mesi di fermo ininterrotto, a cui vanno aggiunti i tre mesi e mezzo del 2020, e quindi circa dieci mesi di inattività fra il 2020 e 2021. Tutto ciò sta seriamente mettendo a rischio sia la tenuta economica dei Lavoratori, sostenuti in minima parte dall’assegno FIS, sia della società di gestione, sempre più vicina all’indebitamento. Tra le richieste a lui inoltrate c’era sicuramente quella di adoperarsi perché la Casa da Gioco non venga più trattata, dalle decisioni governative, con pregiudizio, e che possa riaprire quanto prima, al pari delle altre attività commerciali, poiché può garantire gli stessi standard di sicurezza, se non addirittura maggiori. A tal fine si sono ribaditi gli enormi sforzi economici, e fisici, messi in campo dalla Casinò S.p.A. per la sicurezza di tutti gli spazi aziendali, sia di gioco che di lavoro, attuando un virtuoso protocollo, continuamente aggiornato, che la stessa televisione di stato (Rai 1), ha considerato ottimo per la realizzazione della sala stampa, all’interno delle sale del Casinò, del recente Festival di Sanremo. In sostanza evitare il ripetersi del giugno 2020 dove la Casa da Gioco aveva riaperto in coda a tutti. Si è posto l’accento sulla necessità di inserire la Casinò S.p.A nel novero delle attività destinatarie del Decreto Sostegni (attualmente paradossalmente non ci rientra), di sollecitare l’invio dei passati ristori che ancora non sono giunti, e di trovare modi di aiuto economico per i dipendenti che hanno subito perdite di circa due terzi dei loro stipendi. Il piano vaccinale nazionale e regionale in atto, contribuirà, si spera, ad una più rapida ripresa, ed a tal fine la gestione della Casa da Gioco ha inoltrato disponibilità all’ASL del proprio teatro come luogo di vaccinazione della popolazione locale, ma nel frattempo sia la Casinò S.p.A. che i suoi dipendenti hanno necessità di aiuti concreti immediati. In sostanza è stato chiesto all’Onorevole Di Muro di prendersi a cuore la problematica dell’azienda Casinò nel suo insieme, che oltre a rappresentare il sostentamento ad oltre 300 famiglie (fra lavoratori diretti ed indiretti), la stessa ricopre un’importanza fondamentale, addirittura vitale, sui bilanci del socio (Comune di Sanremo), e su tutto il tessuto economico locale”. 

Alle istanze l’Onorevole Di Muro ha in sintesi così risposto:  “Ringrazio la UIL per il coinvolgimento e confermo il mio impegno per il Casinò di Sanremo ed i suoi lavoratori. Già durante il precedente Governo avevo avuto un proficuo confronto con le sigle sindacali per approfondire le problematiche legate alla chiusura della Casa da Gioco e nei giorni scorsi ho avuto una video call con il Sindaco Biancheri.  Non si parla di azzardo, ma di tutela del lavoro e di buonsenso, per cui auspico un cambio di passo del nuovo Governo che possa permettere al Casinò di riaprire in sicurezza, coerentemente con quanto deciso in Parlamento con l'approvazione unanime del mio ordine del giorno.  Chiaramente vanno programmate le riaperture in sicurezza per tutte le imprese, perché la miglior forma di sostegno economico non sono i contributi per decreto, ma la possibilità di tornare a vivere e lavorare serenamente”.

C.S.