Attualità - 14 aprile 2021, 15:44

L'allarme dei sindacati: "Nessun Intercity sta sostituendo i 'Thello' soppressi in Liguria, altro duro colpo all'economia regionale"

Le organizzazioni chiedono "un confronto urgente e risposte concrete per la mobilità ligure"

Era il 10 febbraio quando sulla nostra testata riportavamo il grido d'allarme dei sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti sulla soppressione dei convogli Thello. Questi treni per anni hanno rappresentato il collegamento Milano-Nizza passando per Genova e Ventimiglia. "Rischiamo di trovarci un Ponente Ligure sempre più isolato", era la preoccupazione dei sindacati. E oggi, a due mesi di distanza, che cosa è cambiato da quella segnalazione? Poco o nulla, come fanno sapere le organizzazioni sindacali.

Reca infatti la data di oggi una comunicazione firmata dalle già menzionate Cgil, Cisl e Uil insieme a Ugl Ferrovieri, Fast Mobilità e Orsa Ferrovie. La lettera firmata dalle rappresentanze regionali è stata indirizzata a Trenitalia, al presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e all'assessore Gianni Berrino.

Nel testo si legge: "In data 22 gennaio 2021 le scriventi vi portavano a conoscenza della soppressione dei treni Thelló nella tratta Milano/Genova/ Ventimiglia e ne chiedevano la sostituzione con treni IC, in quanto l’assenza di 3 coppie di treni in una relazione così importante, di fatto genera una ricaduta sulla vita quotidiana di chi si avvale del prodotto treno e di fatto l’isolamento dell’intero ponente ligure.

A fronte della nota scorsa si chiede se ci sono state interlocuzioni o avanzamenti con il MIT per l’istituzione di convogli IC o eventualmente con treni a mercato, affinché si trovi una soluzione immediata al problema, soprattutto alla vigilia del periodo estivo e della auspicata ripresa della mobilità delle persone sul territorio. Va da sé però che senza risposte immediate l’economia Ligure, già afflitta da tanto tempo, non può decollare, tanto per la carenza infrastrutturale quanto per la carenza di servizi.

Rimaniamo in attesa di un riscontro formale, in assenza del quale saremo costretti a decidere le azioni di mobilitazione necessarie a garantire sia il mantenimento dei posti di lavoro sul territorio (diretti e indotto), che il servizio indispensabile a turisti e pendolari".

Angela Panzera