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Attualità | 19 marzo 2021, 09:43

Benzina e gasolio cresciuti del 9% da inizio anno: Cna “Per gli autotrasportatori costi in crescita di 1.000 euro”

Un problema per i cittadini (si stima un aumento annuale, per il proprietario di un’auto di media cilindrata, che si aggira attorno a 230 euro, in base ovviamente al chilometraggio), ma soprattutto per gli autotrasportatori, i taxisti, i noleggiatori

Benzina e gasolio cresciuti del 9% da inizio anno: Cna “Per gli autotrasportatori costi in crescita di 1.000 euro”

Il 9% in nemmeno tre mesi, quasi il 15% da novembre scorso: questo l’aumento del prezzo benzina e gasolio, che da quattro mesi sta letteralmente galoppando. Dall’inizio dell’anno, un pieno da 50 litri è mediamente aumentato di 6 euro e 23 cent per la benzina e di 5 euro e 85 cent per il gasolio.

Un problema per i cittadini (si stima un aumento annuale, per il proprietario di un’auto di media cilindrata, che si aggira attorno a 230 euro, in base ovviamente al chilometraggio), ma soprattutto per gli autotrasportatori, i taxisti, i noleggiatori con conducente e tutti coloro che fanno della mobilità su strada un elemento determinante per la propria attività.

"Oltre alle condizioni di lavoro non adeguate, i servizi igienici chiusi - evidenzia Luciano Vazzano, Segretario territoriale CNA Imperia - l’impossibilità di fermarsi per un pasto decente, la mancanza di docce, il ritardo dei ristori: ora la categoria deve fronteggiare questa corsa al rialzo del prezzo del carburante, che, calcolando una percorrenza di circa centomila chilometri annui, determina maggiori costi di circa 1.000 euro".

"I mezzi per fronteggiare questi aumenti ci sono – continua Vazzano – a cominciare almeno dall’eliminazione di alcune delle innumerevoli accise, a cui va aggiunta l’Iva al 22%, che pesano sul prezzo dei carburanti in Italia. Le accise incidono per più di un terzo e sono composte in buona parte da imposte di scopo, introdotte dai vari Governi per raggiungere specifici obiettivi, a partire addirittura dal 1935".

"È necessario che il Governo monitori una situazione davvero poco comprensibile, considerando che le limitazioni agli spostamenti hanno certamente ridotto la domanda. Il settore automotive si sta dirigendo sempre più sulla mobilità con nuovi sistemi di alimentazione, ma ad oggi i mezzi a carburante tradizionale sono in assoluto la prevalenza. E se benzina e gasolio si fanno pagare sempre di più, il rischio è quello di innescare un effetto a cascata che si ripercuoterà inevitabilmente sugli aumenti correlati all’utilizzo dei carburanti: su tutti, il rincaro delle merci, che in Italia viaggiano prettamente su gomma".

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