“Sono passate due settimane dalla segnalazione della Lipu provinciale di Imperia, seguite da due settimane di silenzi dell'amministrazione comunale. E allora ancora una volta siamo a svelare un segreto aperto e palese, purtroppo, alla vista di tutti gli imperiesi. La città che sarebbe dovuta rinascere muore a due passi dal palazzo civico e nei pressi del parco urbano luogo di miasmi e immagini poco edificanti”.
Interviene in questo modo il Partito Democratico di Imperia, in relazione all’inquinamento sul rio Baitè (QUI). “Oltre agli scarichi del depuratore – prosegue - che sembrano sversare a pochi metri dalla costa, la foce del Rio Baité offre uno spettacolo da cui esce sconfitta non solo l'attrattiva turistica, e gli slogan di Imperia città pulita e turistica, ma anche il più comune senso civico: carcasse di animali morti, in particolare volatili, per essere venuti a contatto con le acque inquinate del rio Baitè. Il tutto in mezzo al quadro, di per sé assai poco incoraggiante, del parco urbano, che nonostante i lavori che stanno interessando l'area, appare essere stato per troppo tempo dimenticato e vittima dell'incuria”.
“Spiace essere monotoni – termina il PD imperiese – e spiace ancor più vedere che il ripetere pochi, elementari concetti non porta alcun risultato, ma non ci stancheremo mai di ricordare che inaugurare è solo il primo, facile passo cui deve seguire il curare e il manutenere. In questo caso, poi, la cura non è solo quella doverosa rivolta ad un'area creata e subito dimenticata, ma deve essere quella rivolta al patrimonio naturale che anche per i più cinici e insensibili è innegabile motore di sviluppo per un turismo etico e sostenibile”.