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Attualità | 18 marzo 2021, 14:10

Street art, a Camporosso un murale ricorda Libereso Guglielmi e il suo amore per la cipolla egiziana

Il murale dedicato a Libereso Guglielmi è realizzato dall'artista bordigotta Ambra Scali. Un'opera che vuole essere nello stesso tempo un omaggio alla biodiversità, alla cipolla egiziana, all'agricoltura del ponente ligure e alla natura tanto amata dal Giardiniere di Calvino

Street art, a Camporosso  un murale ricorda Libereso Guglielmi e il suo amore per la cipolla egiziana

Un grande murales dedicato a Libereso e al suo amore per la cipolla egiziana ligure coltivata e promossa da Marco Damele. ‘La madre di tutte le cipolle’, come il grande botanico amava definire la cipolla egiziana, diventa la porta d'ingresso per un nuovo modo di amare e vivere la terra e l'agricoltura del Ponente Ligure. "Un'opera simbolica - si spiega nel comunicato -, un vero inno alla biodiversità che vede letteralmente nascere e sviluppare la vita di un bulbo, che ci aiuta a riflettere, e meditare sulla bellezza e fragilità del mondo vegetale, troppe volte deturpato e sottomesso al cemento e alla mancanza di rispetto per le piante e gli animali con cui dividiamo il pianeta". Il murale dedicato a Libereso Guglielmi è realizzato dall'artista bordigotta Ambra Scali. Un'opera che vuole essere nello stesso tempo un omaggio alla biodiversità, alla cipolla egiziana, all'agricoltura del ponente ligure e alla natura tanto amata dal Giardiniere di Calvino.

"L'infopoint dedicato alla Cipolla Egiziana a Camporosso in Via 2 Giugno, è un luogo di aggregazione unico nel suo genere per far conoscere direttamente ai consumatori il lavoro della terra, i nuovi orizzonti della cipolla egiziana ligure, in un tracciato di memoria legata al territorio necessaria e fondamentale per continuare insieme un cammino di salvaguardia delle tradizioni e promozione delle eccellenze. È dalla sinergia che nascono grandi progetti, nell’intento all'interno del point, di promuovere quotidianamente l'amore per la terra attraverso una migliore conoscenza del proprio territorio dal punto di vista culturale, agronomico e ambientale sostenendo quel senso di 'appartenenza' e aggregazione che costituisce il substrato ideale per il futuro della nostro comparto agro floricolo".

C.S.

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