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Economia | 17 marzo 2021, 16:43

Recovery plan, le richieste della Cna di Imperia: "Prorogare il superbonus 110% fino al 2023"

Per l'organizzazione di categoria occorre un coinvolgimento della piccola impresa e anche semplificare le procedure per l’affidamento lavori

Recovery plan, le richieste della Cna di Imperia: "Prorogare il superbonus 110% fino al 2023"

"Far ripartire rapidamente le infrastrutture e i lavori di manutenzione, prorogare il superbonus 110% almeno fino al 2023, semplificare le procedure per l’affidamento lavori, coinvolgere maggiormente il sistema delle micro e piccole imprese": queste sono le richieste condivise dalla Cna di Imperia e illustrate dal presidente cazionale Daniele Vaccarino, sulla missione del 'Piano nazionale di ripresa e resilienza' dedicata alla 'rivoluzione verde' e alla transizione ecologica, specificando le attese territoriali.

"Chiediamo maggiore attenzione verso la piccola impresa per valorizzarne non solo il ruolo economico, ma anche quello sociale, dichiara Michele Breccione, presidente CNA Imperia. In materia di appalti dovrà essere fatta una seria analisi: è necessario infatti perseguire una efficace azione di qualificazione delle stazioni appaltanti, condizione essenziale per una corretta applicazione della disciplina". 

Per la Cna è inoltre troppo ravvicinata la scadenza al 31 luglio prossimo della deroga al codice degli appalti per semplificare l’affidamento dei lavori nel cosiddetto sotto soglia. 

"Sarà necessario agevolare la partecipazione delle imprese del territorio – aggiunge. Artigiani e piccole imprese sono sensibili e attenti ai temi della sostenibilità e il ruolo che svolgono nei territori può creare un effetto moltiplicatore delle politiche green all’interno delle comunità e, prosegue Breccione, Ribadiamo infine l’importanza del superbonus 110% per accelerare la riqualificazione energetica degli edifici, ma rinnoviamo la richiesta di proroga della misura almeno fino al 2023". 

Il Superbonus 110% consente, infatti, di centrare due obiettivi strategici: rilanciare la filiera delle costruzioni con benefici rilevanti per il ciclo economico del Paese e accelerare il processo di riduzione delle emissioni per essere in regola con i target europei al 2030. "I benefici per i lavori di efficientamento energetico e interventi antisismici , conclude l'organizzazione di categoria, rappresentano infatti una grande opportunità per il rilancio di interi settori: tutti i benefici economici e conseguentemente occupazionali rischiano di essere vanificati con una durata così breve, soprattutto perché le procedure iniziali sono molto lunghe e complesse ed occorre un lasso di tempo congruo per permettere a cittadini ed imprese di programmare e realizzare i lavori". 

C.S.

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