Il Comune di Taggia ha annullato la procedura di affidamento dei lavori nel complesso di Santa Caterina. L'intervento prevede il restauro e risanamento conservativo del complesso per realizzare una sala teatro e alcuni alloggi di edilizia residenziale sociale.
Il provvedimento di annullamento, in regime di autotutela è stato preso dall'ufficio lavori pubblici del Comune. La decisione è maturata dopo alcune incongruenze economiche, riscontrate da ANCE, tra il capitolato d'appalto e l'affidamento, per quanto riguarda alcune voci dei lavori previsti. In altre parole un costo troppo basso per alcuni interventi ma in linea con i prezzi di alcuni anni fa. Oltre a questo aspetto è stata sottolineata l'assenza di un'importante voce di spesa, quella delle normative anti Covid. Un'assenza dettata dal fatto che all'epoca della redazione del progetto, nessuno sapeva cosa fosse il Covid e tantomeno poteva immaginarsi la crisi pandemica che ha cambiato per sempre le nostre vite.
La genesi della progettualità per Santa Caterina è di vecchia data. Nell'agosto del 2014, all'epoca del sindaco Vincenzo Genduso, il Comune partecipò al "Bando Programma Rigenerazione Urbana Edilizia Residenziale Sociale e Valorizzazione del Patrimonio pubblico". A novembre di quell'anno venne approvata la proposta comunale. Bisogna però arrivare a luglio 2017, a un mese dall'insediamento del sindaco Mario Conio, quindi tre anni dopo, per l'affidamento dell'incarico di progettazione definitiva all'Arch. Vercesi e al nullaosta della Soprintendenza. Infine, nel novembre 2020 è stato approvato il progetto esecutivo, per 314mila euro, al netto di lavori, oneri per la sicurezza, IVA, spese tecniche e imprevisti.
Si può dire che soltanto nell'ultimo anno sia arrivata una spinta sull'acceleratore per portare avanti il recupero di Santa Caterina e darle una nuova funzione sociale. Il provvedimento di annullamento disposto oggi comporterà un ulteriore allungamento dei tempi finalizzato alla revisione del progetto iniziale, sulla base anche di quanto evidenziato da ANCE ma senza andare a intaccare l'idea di rigenerazione immaginata per il complesso di Santa Caterina. Il passo successivo sarà l'indizione della nuova gara per l'affidamento dei lavori.
Questa volta il Comune sembra intenzionato a non lasciare passare altri anni come ci conferma l'assessore Espedito Longobardi: "Considerate le dinamiche collegate all'emergenza pandemica, considero propedeutica una revisione progettuale anche dal punto di vista dei costi. Ciò nonostante sarà mia premura portare a conclusione detta procedura nei prossimi tre mesi".