Si potrebbe ripetere nella nostra provincia il ‘caso’ di San Valentino, quando alcuni ristoranti aprirono comunque, nonostante l’ingresso in zona arancione che vietava loro di ospitare i clienti? E’ quanto emerge dalle classiche voci di corridoio che trapelano tra i commercianti, anche e soprattutto dopo la decisione del Governo Draghi di mettere in zona rossa tutta Italia a Pasqua e l’instaurazione dell’arancione, per la Liguria fino al 6 marzo.
Al momento non ci sono conferme e, ovviamente, come fatto nelle precedenti ‘proteste’, le associazioni di categoria non prendono parte alle eventuali aperture, che riguarderanno decisioni singole di imprenditori del settore ‘food & beverage’. Una decisione che, se sarà presa ufficialmente dalle associazioni che solitamente raccolgono i ‘contestatori’, potrebbe mettere in fibrillazione le forze dell’ordine che dovranno poi fare le verifiche del caso.
Quali i giorni che potrebbero essere scelti per le aperture di chi deciderà di protestare contro le decisioni del Governo? Sicuramente Pasqua e Pasquetta, due giorni clou per l’afflusso turistico (che comunque quest’anno dovrebbe essere ridotto proprio per le normative in atto) ma, per quanto riguarda la città di Sanremo, anche in occasione della corsa ciclistica che si svolgerà sabato prossimo.
Per la Milano-Sanremo, infatti, è prevista la chiusura di tutte le attività di via Roma e delle altre strade dove transita la corsa, per evitare assembramenti, in occasione dell’arrivo della ‘Classicissima di Primavera’. Un provvedimento che riguarderebbe bar e ristoranti che al momento possono solo fare l’asporto o il delivery ma soprattutto negozi di vario genere che insistono tra via Roma e le strade limitrofe, che potrebbero invece aprire.
Una situazione che è in itinere, in particolare per la ‘Milano-Sanremo’ di sabato prossimo. Diversa quella per Pasqua e Pasquetta quando, passando al ‘rosso’, tutto dovrà essere chiuso (già dal sabato) e, quindi, in caso di aperture selvagge i controlli potranno essere particolarmente serrati.