Gli scavi per i lavori della pista ciclabile al Prino, giovedì pomeriggio hanno portato alla luce alcune mura antiche. Il ritrovamento, che non blocca i lavori, è al vaglio della Soprintendenza che dovrà determinare a quando risalgono È escluso che si possa trattare di reperti di epoca romana, molto più probabilmemte si tratta di una struttura non molto antica.
Nelle scorse settimane il comune aveva nominato l'archeologa Frida Occelli e preso contatti con la Soprintendenza che aveva chiesto all'amministrazione di effettuare i sondaggi archeologici preventivi perché in alcuni punti, tra cui proprio al Prino, i ritrovamenti di mura risalenti ad altre epoche, erano considerati probabili. Così è stato. Subito dopo il ritrovamento sono partite le operazioni di messa in sicurezza. Starà alla Soprintendenza decidere il da farsi, ma è probabile che le mura vengano messe in sicurezza e interrate.
Nei mesi scorsi, sempre nell'ambito dei lavori per la ciclabile erano stati trovati resti nell'ex stazione di Oneglia. I ritrovamenti si sono ripetuti negli anni. Nel 2016, nell'ambito dei lavori per il collettamento del depuratore, alla spianata erano stati portati alla luce i resti del bastione risalenti al '600. Alcuni anni prima, nel 2012, i ritrovamenti delle mura antiche di Porto Maurizio avevano bloccato i lavori di costruzione del parcheggio interrato al Parasio.
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