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Politica | 02 marzo 2021, 08:01

Zona 'gialla' in Liguria e disparità di trattamento tra Sanremo e Ventimiglia: Ioculano "Un peso due misure nel Ponente Ligure"

"Ora la preoccupazione è solo esclusivamente una: che alla fine di questa settimana di apertura di distretto sanremese ci sia poi un aumento del contagio, perché a quel punto a pagare non sarà solo il distretto di Sanremo, ma anche quello di Ventimiglia"

Zona 'gialla' in Liguria e disparità di trattamento tra Sanremo e Ventimiglia: Ioculano "Un peso due misure nel Ponente Ligure"

"Un peso e due misure per il Ponente Ligure. Di fronte alla stessa situazione epidemiologica la giunta Toti ha messo in atto due misure sproporzionate. A Sanremo da ieri possono aprire i bar e i ristoranti mentre nel distretto di Ventimiglia no; però un dato è fondamentale: si è arrivati in ritardo a questo appuntamento del Festival".

Interviene in questo modo il Consigliere regionale di opposizione, Enrico Ioculano (Pd) sulla differenza di trattamento tra Sanremo e Ventimiglia, dopo l'instaurazione della zona gialla in Liguria. "Ormai è da un mese - prosegue Ioculano - che sottopongo all’attenzione del presidente Toti questa situazione preoccupante di diffusione del contagio e le misure sono state tardive, probabilmente anche insufficienti, e arriviamo oggi a un discrimine chiaro tra due aree con lo stesso problema e misure diverse. Ora la preoccupazione è solo esclusivamente una: che alla fine di questa settimana di apertura di distretto sanremese ci sia poi un aumento del contagio, perché a quel punto a pagare non sarà solo il distretto di Sanremo, ma anche quello di Ventimiglia, perché abbiamo in comune le stesse strutture sanitarie che con l’aumento dei contagi vanno sotto stress".

"Assordante il silenzio dei componenti di centrodestra della maggioranza regionale: qualche flebile mugugno - termina il Consigliere regionale del Pd - ma nessuna richiesta fattiva al loro leader. Incomprensibile e inaccettabile per chi sta in maggioranza. Auspico che si agisca attivamente per far uscire la nostra zona da questa situazione: cominciamo dai vaccini, che sono la via per riprendere a vivere. Occorre estenderli rapidamente nel nostro territorio per dare una brusca sterzata alla curva epidemiologica".

Redazione

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