Un cortometraggio per raccontare le storie dei ristoratori liguri a un anno dall'inizio della pandemia. È l'iniziativa di Valentina Canziani, titolare di un bar nell'entroterra di Genova, per provare a sensibilizzare l'opinione pubblica affinché si comprenda il problema reale delle chiusure dei ristoranti, che significano sacrifici e incertezze per imprenditori, dipendenti e le loro famiglie.
Il progetto si intitola 'Le parole che non ho detto – La Voce dei Ristoratori'. Nasce dall'idea dei #ristoratoriunitiliguria, un gruppo Facebook aperto dai ristoratori Martina Vallarino e Marco Guandalini, titolari di due ristoranti a Busalla. Lo scopo, si legge sulla pagina social è quello di "sensibilizzare a livello mediatico tutti coloro che sono vicini alla nostra situazione critica ma, soprattutto, per far conoscere a TUTTI le emozioni che noi del settore stiamo vivendo".
"Lo faremo tramite un cortometraggio dove chi aderirà al progetto, potrà descrivere le sensazioni in un breve video che verrà aggiunto assieme a tutti quelli pervenuti".
"Dopo quattro manifestazioni davanti alla piazza del comune – spiega Martina Vallarino – proviamo in questo modo a sensibilizzare l'opinione pubblica".
Le video testimonianze, che dovranno essere brevi, non più lunghe di cinque secondi, dovranno essere inviati all'indirizzo mail ristoratoriunitiliguria@gmail.com entro e non oltre il 7 marzo. Ai ristoratori che aderiranno si chiede di descrivere il momento con un aggettivo, una frase o una parola, o un cartello con cui comunicare le sensazioni dopo un anno di chiusure e incertezze. I video dovranno essere realizzati in orizzontale, davanti agli ingressi chiusi dei ristoranti.
Info ulteriori sull'evento Facebook 'Le parole che non ho detto – La voce dei Ristoratori'.