Sono andati molto bene i ‘Saldi di San Valentino’, l’appuntamento con le svendite di fine stagione dei negozi che hanno aderito all’iniziativa lanciata e che ha visto, nel corso delle giornate di sabato e domenica, tanti clienti muoversi per le vie della città di Sanremo.
Non senza una vena polemica da parte di alcuni dei commercianti, verso i colleghi che non hanno voluto aderire, nonostante l’esiguità del contributo richiesto. Sono stati due giorni che, come si è potuto notare e nonostante le normative lo vietino, hanno visto una massiccia presenza di francesi, alcuni dei quali hanno addirittura dormito nelle strutture alberghiere, per poter approfittare degli sconti nei negozi.
“Vogliamo chiarire subito una cosa – ci hanno detto Antonio Fontanelli e Paolo Lavista, esponenti locali di Federmoda – relativa ad assembramenti o altri, in relazione ai contagi da Covid-19. Nessuno di noi voleva creare assembramento in città, che possano causare nuovi cluster”.
Le svendite dell'ultimo weekend, che hanno sostituito i 'Saldi di Gioia' sono sempre stati un evento di festa, con i negozi che ‘portavano in strada’ le merci di fine stagione e che, oltre a far fare buoni affari a clienti e commercianti, creavano un fine settimana di straordinaria attrattiva turistica. Quest’anno, purtroppo, è stato strappato via dal Covid, ma i commercianti matuziani hanno voluto portarlo avanti, seppur l’idea è stata sempre calmierata dai vari codici di emergenza.
“Per organizzare una cosa del genere servono tempi lunghi – sottolineano Fontanelli e Lavista – ed avremmo voluto proporlo per i Festival. Alla fine, vista la situazione, abbiamo optato per San Valentino. E, con orgoglio e soddisfazione, possiamo dire che la presenza nei negozi che hanno creduto nell’idea allestendo la via con palloncini e altro, hanno avuto ottimi riscontri di vendita. Il tutto rispettando sempre il distanziamento sociale e le normative, sia all’interno che all’esterno dei negozi”.
“Serve sempre di più – terminano - che i pochi veri commercianti credano nelle iniziative che proponiamo. Molti erano scettici, nonostante la cifra esigua per promuovere l’evento ma abbiamo avuto anche l’aiuto morale e tecnico degli Assessori e degli uffici comunali e della Confcommercio che ringrazio. Ai colleghi che hanno criticato senza sapere cosa andavamo a fare, consigliamo solo che in questi casi è sempre meglio informarsi prima”.