“Non è sicuramente il mio mestiere ma è ovvio che un eventuale lockdown può agevolare tutti, compreso il settore medico, ma bisogna capire se questo può essere compatibile con la situazione economica e sociale della nazione”.
Interviene in questo modo il Dottor Giovanni Cenderello, Primario del reparto di malattie infettive dell’ospedale ‘Borea’ di Sanremo, che da tempo è stato trasformato in Covid Hospital e che vede ricoverati i pazienti contagiati della nostra provincia, compresi quelli in terapia intensiva. Lo abbiamo interpellato soprattutto in funzione delle dichiarazioni rese ieri dal Prof. Walter Ricciardi, nel corso della trasmissione di Rai Tre ‘Che tempo che fa’, durante la quale ha affermato che sarebbe importante instaurare un lockdown di 15 giorni.
“Sul piano sanitario – prosegue il Dottor Cenderello - il discorso che ha fatto non fa una piega, ma si tratta di un giudizio troppo medico, che arriva da un igienista che giustamente vuole contenere una pandemia. Poi spetta alla parte politico prendere una decisione. Dobbiamo chiederci se quello che dice il tecnico sia compatibile o meno con la situazione che stiamo vivendo nel paese”.
Intanto il Primario matuziano conferma che i numeri sono stazionari da giorni nella nostra provincia che, lo ricordiamo, nei giorni scorsi aveva visto una netta recrudescenza del fenomeno: “Da giovedì scorso siamo stazionari – ha detto – e, pur non potendo dire che sta migliorando la situazione, possiamo almeno affermare che non sta peggiorando ed è già un fatto positivo”.
Cenderello ha anche confermato che la situazione in Costa Azzurra è drammatica: “Ci arrivano messaggi poco confortanti dai colleghi francesi del Sud della Francia, dove la circolazione del virus è davvero terribile”. Anche il fatto che i transalpini stiano arrivando in massa nella zona in numeri importanti può provocare danni anche all’imperiese? “Il virus sta già circolando, questo è un dato di fatto. Auguriamoci che i numeri non tornino a salire come nelle settimane scorse”.