Il consiglio comunale convocato per questa sera in videoconferenza si è aperto con l’intervento del presidente, Alessandro Il Grande, in merito alla paventata chiusura del presidio di Polizia Stradale di Sanremo. Le dichiarazioni del Siulp, che ieri ha puntato il dito contro l’amministrazione Biancheri, sono sono piaciute a Palazzo Bellevue, specie dopo la richiesta di un incontro presentata al venerdì, a ridosso del fine settimana.
“Ho trovato non corretto e fuori luogo che un sindacato abbia detto che l’amministrazione è rimasta in silenzio quando anche un anno fa ci siamo attivati con la conferenza dei capigruppo - commenta Il Grande - venerdì il sindacato ha chiesto un incontro al sindaco e lunedì hanno fatto delle rimostranze pensanti. Vogliamo evidenziare che il sindaco Biancheri è stato sempre presente su queste tematiche e dispiace che ci sia stato questo atteggiamento”. “Ricordo anche quando noi, come capigruppo, ci siamo attivati per il presidio di Polizia all’ospedale, e poi all’inaugurazione la parte politica nemmeno fu invitata” conclude Il Grande.
Così l’amministrazione ha scelto di scrivere al Prefetto di Imperia, Alberto Intini, per sottoporre il problema e chiedere un intervento per salvare il presidio di Polizia Stradale di Sanremo.
Il testo della lettera inviata al Prefetto e al Questore di Imperia oltre che all'assessore regionale Gianni Berrino
I capigruppo consiliari, su proposta del Presidente del Consiglio comunale, che sottoscrive, avuta conoscenza del progetto di soppressione di vari distaccamenti di polizia tra i quali il distaccamento di polizia stradale di Sanremo, considerato particolarmente rilevante nei periodi di maggior congestione del traffico su strade ed autostrade del territorio, date le criticità del sistema viario ligure, visto il traffico verso la frontiera, il movimento di merce e persone irregolari, ed in considerazione dell’afflusso turistico alla città, sottopongono all’attenzione della S.V. la paventata chiusura del suddetto presidio e chiedono la possibilità di adottare tutte le iniziative possibili al fine di richiedere al Dipartimento della Pubblica Sicurezza di evitare tale chiusura.
Tali progetti, nel nome della razionalizzazione della spesa pubblica, non tengono in alcuna considerazione la sicurezza dei cittadini, con il rischio di causare danni maggiori dei presunti benefici, come esposto in più occasioni da tutte le sigle sindacali di polizia.
Riteniamo indispensabili le attività gestite con elevata professionalità dalla Polizia Stradale, quali la prevenzione dei fenomeni infortunistici, la rilevazione degli incidenti stradali, l'accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, la rilevazione e la regolazione dei flussi di traffico di frontiera, ecc., oltre che le non meno importanti attività poste in campo al fine del rispetto della normativa anti Covid nell’emergenza sanitaria tuttora in atto, in un territorio ove il contagio è particolarmente attivo.
Ricordiamo che il nostro territorio è stato più volte oggetto della chiusura di presidi istituzionali, non ultima la sezione distaccata della Squadra Mobile.
Chiediamo quindi di mettere in atto tutte le iniziative possibili al fine di sensibilizzare gli organi competenti a porre una maggiore attenzione alle problematiche di sicurezza ed alle peculiarità della nostra zona ed a rivalutare eventuali decisioni di chiusura del presidio.