Il 71° Festival di Sanremo sarà ricordato come il primo grande evento in tempo di pandemia e, allo stesso tempo, come l’edizione che ha ribaltato gran parte delle tradizioni sanremesi. Questa mattina la prima svolta: la tradizionale conferenza stampa che precede di circa un mese la kermesse si è svolta in streaming con il sindaco Alberto Biancheri, l’assessore Giuseppe Faraldi, il presidente del Casinò Adriano Battistotti e il presidente della fondazione Orchestra Sinfonica, Livio Emanueli, collegati da Sanremo, Amadeus e Fiorello da Roma così come gli altri protagonisti, e tutti i giornalisti collegati da ogni angolo d’Italia.
Ad aprire la conferenza stampa è stato il direttore di Rai1, Stefano Coletta: “Un anno fa a quest’ora eravamo tutti riuniti nella sala stampa per la conclusione di un Festival straordinario che aveva centrato l’obiettivo in tutte le direzioni, non solo negli ascolti. È stato l’ultimo momento di condivisione piena per tutti noi, nessuno avrebbe previsto quello che poi abbiamo vissuto. Sanremo rappresenta un’occasione di unione del Paese, un appuntamento che unisce davanti alla tv la famiglia e tutti coloro che attraverso Sanremo sono cresciuti. La macchina Rai è al lavoro da alcuni mesi per l’edizione nuova e che Amadeus ha voluto definire non la 71ª ma la 70ª+1, come se questo limbo ci facesse ricominciare da capo. È il Festival della consapevolezza. Il servizio pubblico deve informare ma anche intrattenere. È il compimento di un percorso nel quale non abbiamo rinunciato all’intrattenimento che va a riempire la solitudine trasversale che il covid ha messo in atto. Anche le 26 canzoni in gara sono il risultato di quello che abbiamo visto. Saltare quel rituale collettivo avrebbe significato allargare il senso di disorientamento. Se il covid ci ha disunito dopo l’ultimo Festival, questo Festival è un tentativo di unirci nella consapevolezza di quello che è la vita”.
“Mi piace ricordare quello che accaduto l’anno scorso, ho nostalgia di quegli assembramenti perché era la normalità, è stato un Sanremo bellissimo, ma sono concentrato solo sul prossimo, per carattere tendo a non voltarmi indietro - ha esordito Amadeus - l’obiettivo è rendere questo festival unico nel suo genere e speriamo che rimanga unico. Io e Fiorello siamo consapevoli che a casa milioni di persone avranno modo di distrarsi e pensare a un momento di spensieratezza con le proprie famiglie. Abbiamo il dovere di dare cinque serate di serenità con la speranza che sia un Festival di rinascita. Da qui dobbiamo ripartire. L’Ariston deve essere un luogo di gioia con la musica al centro e tutti coloro che saliranno su quel palco diventano fondamentali per regalare questa gioia a pubblico”.
Fiorello non ha fatto giri di parole nel commentare le polemiche in merito alla 71ª edizione: “Non farlo sarebbe stato facilissimo, ma chi se ne frega se le battute cadranno nel vuoto senza il pubblico all'Ariston. Siamo felici di questa cosa nuova che andiamo a sperimentare”.
“È un momento difficile e voglio ringraziare la Rai per il grande lavoro - ha dichiarato il sindaco Alberto Biancheri - ieri c’è stato l’incontro in prefettura e stiamo valutando i protocolli sanitari al di fuori dell’Ariston, stiamo verificando in modo che si svolga un festival in piena sicurezza. Non vuol dire che blinderemo la città, ma il centro sarà monitorato con grande attenzione. Ci saranno altre riunioni e approfondiremo. Abbiamo rinunciato a tutte le collaterali per evitare qualsiasi rischio, da parte nostra va fatta una scelta riguardo alla sicurezza sanitaria. Ringrazio anche Amadeus, per loro non sarà un compito semplice, un momento che, grazie alla loro professionalità, da Sanremo partire un messaggio di fiducia portando al centro la musica senza dimenticare il momento che stiamo affrontando. Fuori dall’Ariston sarà un Festival in tono minore, ma centro l’Ariston sarà un grande Festival che ricorderemo negli anni. Vi aspetto in città”.
La novità della conferenza stampa in streaming ha fatto saltare anche un’altra tipica tradizione festivaliera: la foto dei protagonisti nel giardino davanti al Casinò. Segni di un’edizione che, tra teatro deserto e regole ferree, sarà destinata a segnare la storia della televisione e, in generale, del nostro costume.
In allegato la cartella stampa del 71° Festival di Sanremo