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Attualità | 08 febbraio 2021, 09:41

Ventimiglia: il Vescovo Antonio Suetta ha consacrato il santuario istituendone la festa liturgica della Dedicazione (Foto)

Da sei anni è diventata inoltre tradizione, nel giorno della festa del santuario, nominare i Familiari del santo martire Secondo, ovvero i fedeli che si sono distinti in modo ordinario, o straordinario, per devozione e opere, alla edificazione del culto e del santuario del patrono.

Ventimiglia: il Vescovo Antonio Suetta ha consacrato il santuario istituendone la festa liturgica della Dedicazione (Foto)

Quella di ieri è stata una giornata storica non solo per la chiesa di San Secondo, ma per l’intera comunità intemelia e diocesana. Il Vescovo Antonio Suetta ha consacrato il santuario istituendone la festa liturgica della Dedicazione.

Così il parroco e rettore don Marco Castagna si è rivolto ai fedeli dalle pagine del bollettino commemorativo dell’evento: “Questo luogo è degno di timore. L’antica antifona tratta dalla liturgia propria della dedicazione di una chiesa, è presa dalle parole del patriarca Giacobbe. Egli, fermatosi a riposare presso la città di Beth El – racconta l’antico testo biblico – ebbe in sogno la visione di una scala che saliva dalla terra al cielo. Così, in quel luogo, egli eresse una stele che consacrò con queste parole: 'Terribilis est locus iste! Haec domus Dei est et porta coeli' (Questo è un luogo terribile! Questa è la casa di Dio e la porta del cielo). Con questo incipit vogliamo riconoscere e dare al nostro santuario il suo giusto spazio, la sua collocazione di dimora santa dove il Divino si degna di abitare ed incontrare, in maniera privilegiata, l’umano. Sono passati cinque anni, da quando monsignor Vescovo, ponendo la pietra sacra con le reliquie del martire Secondo nella mensa dell’Altare, ha voluto dar seguito all’opera interrotta di completamento della chiesa. Oggi continuiamo con un altro importante segno: quello della consacrazione dell’intera chiesa. Un luogo che, nella sua dignità e accoglienza, deve sempre essere richiamo tangibile del tempio santo del nostro cuore, dove Gesù Eucarestia si attenda e prende dimora.”

Il parroco rimarca l’importanza della giornata per la vita della parrocchia: “Viviamo insieme un momento privilegiato per la nostra chiesa e per la nostra comunità: siamo testimoni del giorno in cui il Vescovo ha consacrato con il sacro crisma la nostra chiesa. Nei segni rituali comprendiamo il mistero di grazia che pervade la nostra esistenza e la trasforma. L’invito che mi sento di rivolgere ad ognuno è quello di sentirsi veramente parte viva di questo Santuario, e non perdere questa occasione per rendere grazie al Signore di tanta sua generosità nei nostri confronti, e perché sempre più ci conceda la gioia di vedere accrescere la nostra comunità: nella fede, nella speranza e nella carità; nella lode al nostro patrono e nella accogliente testimonianza di devozione ad una intera città. San Secondo protegga sempre la nostra diocesi, la nostra Ventimiglia e le nostre famiglie”.

Da sei anni è diventata inoltre tradizione, nel giorno della festa del santuario, nominare i Familiari del santo martire Secondo, ovvero i fedeli che si sono distinti in modo ordinario, o straordinario, per devozione e opere, alla edificazione del culto e del santuario del patrono. Con un carteggio tra lo stesso rettore e il vescovo Antonio il 15 aprile 2016 si chiedeva e otteneva l’approvazione episcopale a tale riconoscimento attraverso il beneficio della“Lettera di Partecipazione”. Mediante questo segno, i Familiari di San Secondo sono beneficiati, in modo particolare, delle preghiere di intercessione della comunità, durante la vita, ma anche in suffragio dopo la morte.

A oggi si annoverano nel canone 75 Familiari di cui Decano è stato nominato il signor Franco Favaloro per il triennio 2017-2020. Il Decano fa parte per diritto del consiglio di amministrazione del santuario, ed è annoverato anche tra i collaboratori stretti del rettore in tutto ciò che riguarda la dimensione di culto e devozione.A tal fine si è ritenuto opportuno prolungare di un anno il mandato, al fine di poter giungere meritatamente insieme a questo importante momento. La festa è stata l’occasione anche per ringraziare i benefattori e informare i fedeli del completamento della ristrutturazione dell’organo del santuario e della conclusione del pagamento degli stessi lavori: la cosa verrà ricordata da una placca speciale apposta sull’organo.

Redazione

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