Sono 32 gli interventi principali di cui il Nord-Ovest ha bisogno per il completamento del corridoio Reno-Alpi-Liguria. È quanto emerge dal primo dei due appuntamenti – tenutosi quest’oggi a Terrazza Colombo - dedicato alle “vie” per lo sviluppo di questo territorio, organizzato da Regione Liguria, Camera di Commercio di Genova e Uniontrasporti.
Di questi 32, sono 16 gli interventi ferroviari e di accessibilità ai nodi logistici, di cui cinque inseriti nel Recovery Plan. Per la Liguria si prevede che il Recovery Fund finanzi il Terzo Valico, la Diga Foranea e il raddoppio ferroviario a Ponente. Gli altri 16 interventi riguardano prevalentemente tratte autostradali e vedono per la Liguria: la Gronda, l’Autoparco di Ponente, il Tunnel della Val Fontanabuona, il potenziamento dell’Aeroporto “Cristoforo Colombo” e l’Aurelia bis.
“Abbiamo voluto accendere l’ennesimo faro sul gap infrastrutturale che l’intero Nord-Ovest sconta da oramai troppi anni - introduce l’assessore allo Sviluppo economico di Regione Liguria Andrea Benveduti - con il modello Genova abbiamo dimostrato che le cose si possono fare e si possono fare bene. Non vogliamo però che il nostro operato diventi una mosca bianca all’interno del panorama italiano, che continua a nominare commissari come se l’emergenza fosse la normalità del nostro Paese. Serve un modello Italia che alleggerisca la macchina normativa-burocratica di finanziamento delle opere ferme da oltre vent’anni. Per questo abbiamo bisogno di fare squadra, muovendoci nell’ottica di un sistema di sviluppo che renda l’intero Nord-Ovest competitivo sullo scenario europeo. E chiediamo unitariamente investimenti reali, non semplici enunciazioni di fantomatiche risorse, che arriveranno, forse, non si sa bene quando. Fondi adeguati, quindi, nell’ammontare e nelle tempistiche”.
“Abbiamo bisogno che il Nordovest, che è stato silente durante l'ultimo governo, torni a farsi sentire per completare le opere necessarie al corridoio Reno-Alpi-Liguria. Il sistema camerale del Nordovest prosegue la propria azione con i libri bianchi - il nostro comprende 12 opere - e punta a far sentire la propria voce forte e alta in Italia e in Europa” commenta Luigi Attanasio, il presidente della Camera di Commercio di Genova.
“Le 32 opere presentate quest’oggi rappresentano una priorità per le imprese del Nord Ovest che ogni giorno cercano, con difficoltà, di muovere e distribuire le proprie merci - racconta Antonello Fontanili, direttore di Uniontrasporti - tra queste opere prioritarie, 5 hanno un commissario per la loro realizzazione, 5 rientrano nel Recovery Plan e ben 14 fanno parte del Piano #italiaveloce predisposto dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Ritengo che questo possa rappresentare un aspetto positivo in termini di recupero delle risorse finanziarie mancanti e di velocizzazione dei tempi, ma allo stesso tempo, il fatto che in Italia si debba ricorrere ai commissari per realizzare un’opera infrastrutturale nei tempi previsti e con le risorse economiche preventivate deve far riflettere. Come emerso durante l’incontro il cosiddetto “Modello Genova” dovrebbe essere da tempo considerato come un modello standard di intervento e di realizzazione delle opere, e non come un sistema innovativo a cui tendere”.
“Investire e creare infrastrutture a Genova, vuol dire farlo per l’Italia e per tutta l’Europa - afferma il sindaco di Genova Marco Bucci - il rinvio di un anno del Terzo Valico e i continui problemi sul nodo ferroviario sono notizie non più accettabili. Dobbiamo muovere il sistema per far sì che le opere si possano progettare e realizzare nei tempi giusti e con i costi giusti. Inoltre, ricordiamoci che siamo la porta di accesso a mare da sud di tutta l’Europa, abbiamo l’urgenza di finalizzare tutte le infrastrutture necessarie che giocano, in questo senso, un ruolo essenziale per ogni prospettiva di sviluppo strategico”.
“Da tempo abbiamo dato il via alla cabina logistica del Nord-Ovest tra Liguria, Lombardia e Piemonte - sottolinea Claudia Terzi, assessore a Infrastrutture e Trasporti di Regione Lombardia - la fame di infrastrutture che abbiamo oggi, lo dobbiamo a una sottovalutazione governativa trentennale che non ha, nonostante tutto, sfiduciato il nostro mondo imprenditoriale, che con eroismo ha saputo resistere. L’incontro di oggi dimostra la forte volontà delle amministrazioni regionali di fare tutto, e in tempi ragionevoli. Non è nominando commissari che si risolvono questi problemi, chiediamo risorse e semplificazione delle procedure, per non progettare infrastrutture che rischiano di nascere già vecchie”.
Dello stesso avviso anche Fabio Carosso, vicepresidente di Regione Piemonte: “Sentiamo tutto questo da troppo tempo, servono risorse vere e serve fare in fretta. Non ci possiamo più permettere questi ritardi. Opere come il Terzo Valico, che ci coinvolge più da vicino, sono estremamente importanti per l’intero sviluppo del Nord-Ovest. Regione Piemonte ha per tradizione una forte vocazione industriale, e incontri come quello odierno ci aiutano a fare fronte comune per mettere pressione sul governo nel far affluire in tempi brevi tutti i soldi possibili”.
È previsto nel mese di marzo il secondo webinar dedicato alle infrastrutture digitali.
In allegato la presentazione in formato Pdf.