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Attualità | 04 febbraio 2021, 07:21

Imperia, svolta per per aiutare 'Giordano': lunedì incontro in Comune per trovare una nuova collocazione al banco dell'ambulante di piazza Goito

Il presidente dell'associazione dei diritti consumatori di Sarzana, Raffaele Borrelli, a colloquio con l'ufficio commercio: "Non esistono cittadini di serie B; che vengano applicati criteri oggettivi e soprattutto il buonsenso"

Imperia, svolta per per aiutare 'Giordano': lunedì incontro in Comune per trovare una nuova collocazione al banco dell'ambulante di piazza Goito

Potrebbe arrivare a un punto di svolta la vicenda dell’ambulante di piazza Goito, Mohamed El Hassany, conosciuto tra i colleghi come 'Giordano' che la settimana scorsa ha effettuato un sit-in, di fronte il comune di Imperia, poiché gli è stato assegnato un posto al mercato che pregiudica la propria attività e di conseguenza i propri introiti. Sarà stato grazie all’impegno assunto dall’assessore alla polizia municipale, Antonio Gagliano, alla necessaria insistenza dell’ufficio legale dell’associazione dei diritti consumatori di Sarzana, presieduta da Raffaele Borrelli, o alla protesta finita sui media del commerciante, che finalmente l’ufficio commercio del comune di Imperia ha fissato per lunedì prossimo un incontro volto a trovare una soluzione per 'Giordano'.

A mezzogiorno infatti, le parti discuteranno in merito alla possibilità di uno spostamento del suo banco al mercato di piazza Goito. A causa del nuovo regolamento del mercato e anche per via delle nuove disposizioni anti-covid, il suo banco è stato collocato in fondo all’area nonostante abbia acquisito la licenza di un’attività per un posto più centrale. Essendo, però la sua una azienda a livello fiscale nata di recente si è ritrovato in fondo alla graduatoria e di conseguenza gli è stato assegnato un posto che recherebbe quindi, un pregiudizio economico alla sua attività.

“Finalmente il comune di Imperia si è degnato ufficialmente di darci appuntamento e di rispondere alle nostre email certificate, dice alla nostra testata il presidente Raffaele Borrelli. Evidentemente il sit-in e la stampa hanno avuto il loro peso nella vicenda. Prima ci hanno ignorato, ora invece è stata posta la giusta attenzione alla situazione”. L’associazione dei diritti dei consumatori è determinata a raggiungere i propri obiettivi. “Questa vicenda va risolta, ci spiega Borrelli, bisogna capire che questa gente vuole solo lavorare e mantenere la propria famiglia e bisogna metterli nelle giuste condizioni di poter operare in modo dignitoso. Ci sono dei profili umani e sociali che non devono essere tralasciati. Si tratta di padri e madri di famiglia che da queste attività mantengono i propri figli e quindi occorre necessariamente trovare una soluzione che non vada a pregiudicare i loro introiti, a differenza di quanto sta accadendo adesso”. 

La vicenda del mercato era già balzata all’attenzione pubblica in seguito alla protesta dei gilet arancioni, avvenuta il 29 maggio scorso, dinnanzi la sede del Comune. In quella stessa sede il sindaco Claudio Scajola garantì pubblicamente che sarebbe stato mantenuto il criterio della storicità della licenza, ma poi questo criteri per alcuni è venuto meno, e di conseguenza, alcune attività si sono ritrovate nei posti più decentrati dell’area mercatale. Successivamente vi era stato anche un incontro dove la Prefettura si era fatta garante di un mediazione tra i commercianti e l’ente, ma ad oggi le criticità permangono. 

“Avevamo già inoltrato una richiesta di incontro- prosegue Borrelli- e dopo un mese nessuno ci ha risposto. Adesso finalmente ci ricevono e noi ribadiremo di applicare il criterio della storicità che non riguardi solo l’iscrizione alla Camera di Commercio bensì anche di valutare la data degli atti notarili e di tutti i documenti che comprovano l’acquisizione delle licenze. Abbiamo anche altre propostechiosa il presidente; perché non fare una turnazione in modo da non penalizzare solo pochi? Così ci sarebbe una equi-distribuzione. L’emergenza covid riguarda tutti, non solo pochi; e sempre l’emergenza covid non deve essere una scusa, un pretesto, secondo cui le pubbliche amministrazioni possano poi usare delibere particolari andando a penalizzare, senza motivo, i cittadini. Confidiamo quindi nel buonsenso del Comune e di chi lo amministra. Occorre applicare dei criteri che possano permettere a tutti di lavorare senza che ci siano diseguaglianze. La gente chiede solo una cosa: di poter lavorare e l’amministrazione comunale deve metterli in condizioni di farlo”. 

Si delinea quindi un appuntamento importante quello fissato per lunedì anche perché, oltre al signor 'Giordano' ci sono altri tre commercianti che sono nella stessa situazione. “Per un altro nostro assisto -prosegue Borrelli- non ci hanno ancora fissato l’incontro. Non capiamo onestamente il perché; visto che lunedì saremo a Imperia potevamo parlare anche di quest’altro caso. Non esistono cittadini di serie B. A volte mi sembra di parlare con un muro di gomma. Noi comunque siamo determinati a trovare una soluzione, conclude il presidente Borrelli, ma nel caso il Comune non intervenga positivamente per i nostri assistiti non esiteremo a chiedere il risarcimento per i danni arrecati”.

Angela Panzera

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