Politica - 30 gennaio 2021, 13:38

Sanremo: cambio di coordinamento per 'Liguria Popolare' che si struttura per preparare le prossime elezioni (Video)

Tommasini conferma un avvicinamento all'ex avversario Biancheri mentre si scaglia contro il governo. Sul Festival sottolinea: "Deve essere fatto". Artioli: "La città deve cambiare passo"

Cambio al coordinamento cittadino di ‘Liguria Popolare’ con un pensiero già alle prossime elezioni Amministrative. Il gruppo civico che ha sostenuto Sergio Tommasini (insieme alle forze politiche del centrodestra) strizza l’occhio alle prossime consultazioni e si prepara per tempo, nominando Andrea Artioli, già capogruppo in Consiglio comunale, quale coordinatore cittadino.

Lo ha confermato questa mattina Sergio Tommasini, ex candidato a Sindaco e coordinatore del movimento civico matuziano: “Abbiamo preso atto – ha detto Tommasini – di voler fare un cambiamento, dato anche dal fato professionale che mi vede un mese in Italia e uno in Africa. Penso che Andrea Artioli possa rappresentare il cambiamento e coordinare le attività del nostro gruppo consiliare, per lavorare alle istanze che ci chiede la città. Il mio impegno non cambierà e si rafforzerà, perché i principi fondativi che mi hanno spinto in politica andranno avanti, facendo un nuovo percorso civico, che ci vedrà impegnati per essere pronti a rappresentare la nostra identità alle prossime amministrative. Non è presto parlarne perché Sanremo è sempre un cantiere aperto e, quindi, per fare politica e occuparsi della città è sempre un buon momento”. Tommasini ha anche parlato delle voci che lo vedrebbero (insieme al resto del gruppo ‘Liguria Popolare’) molto vicino all’ex avversario e confermato Sindaco, Alberto Biancheri: “Ci siamo sempre confrontati e ci sentiamo spesso. La persona intelligente si ravvede e riflette e, comunque, l’unica cosa che ci accomuna è il bene di Sanremo. Quindi ci possono essere riavvicinamento sui valori che sono i cardini che sarà l’azione politica del futuro, ci potrà vedere in un percorso comune”.

Un commento sulla querelle legata al Festival di Sanremo: “E’ una situazione complessa e dopo le decisioni del Prefetto su palco e assembramenti, si può ragionare sull’azione della Rai. Girando sponsor e denaro si potrà pensare ad eventi durante l’anno oppure ristorare i tessuto economico cittadino”. E sulla crisi di governo: “Io ritengo che sia arrivato al capolinea e un manipolo di persone vuole andare avanti per mantenere la poltrona. Penso al Ministro degli Esteri e mi vergogno di essere rappresentato da lui. Tutto è comunque figlio delle poltrone che vogliono mantenere e noi siamo per andare a votare, per ridare credibilità all’Italia”.

Il neo coordinatore del movimento civico, Andrea Artioli, ci parla di come avverrà il passaggio di consegne: “Intanto è un onore ricevere le deleghe da una persona e un politico di grande spessore come Sergio Tommasini. La nostra rotta è sempre la stessa e il mio è un onere in più che accetto con spirito di servizio in un gruppo di persone come Piero Correnti e altri amici, per portare avanti un messaggio di impegno civico, sulle singole pratiche e sul merito, con serietà per il bene della città. Stiamo soffrendo come ovunque, anche se siamo in un posto meraviglioso ma abbiamo un governo che non è attento, come ad esempio sul Casinò, che non può produrre reddito ma che continua a versare l’imposta statale da 3 milioni l’anno che cuba molto nella gestione annuale”.

Quali sono le priorità di Liguria Popolare per il futuro della città di Sanremo: “Dare centralità alla città perché in questi anni abbiamo perso servizi e strutture e, di conseguenza anche economia. Non dimentichiamo che avevamo circa 65mila abitanti mentre oggi viaggiamo sui 51mila dall’ultimo censimento. C’è una crisi profonda del Ponente, perché sono mancati i servizi ed una politica di sviluppo per le presenze. Siamo senza tribunale e anche l’ospedale è stato depotenziato mentre Sanremo si era caratterizzata agli ospiti, anche stranieri, per dare importanti servizi anche sul piano sanitario. Siamo, invece, felici per l’investimento sul porto vecchio come gli interventi su Portosole. Dobbiamo lavorare per attrarre investitori stranieri perché una città che non ha nulla da invidiare alle altre, anche in Costa Azzurra”.

Carlo Alessi