Qualche giorno fa, tutto il mondo ha assistito al triste spettacolo tenuto in USA. La violenta irruzione al Congresso, da parte di un gruppo di sostenitori di Trump, ha causato 4 morti e decine di feriti, oltre a creare un assembramento che, in epoca di Covid-19, viene meno a tutte le raccomandazioni sul distanziamento sociale. Una vicenda che lascia l'amaro in bocca non solo ai cittadini americani ma a tutti coloro che sostengono l'idea di uno Stato liberale e democratico.
Irruzione al Congresso Usa: l'epilogo di una triste storia
Subito dopo le lezioni USA del 3 novembre, che hanno decretato la vittoria del democratico Joe Biden con oltre 81 milioni di voti, Donald Trump ha insistentemente e in più occasioni messo in dubbio il risultato delle votazioni. Così lo scorso 6 gennaio, i sostenitori dell'uscente Presidente repubblicano hanno organizzato un corteo culminato poi nell'attacco al Campidoglio. Decine di persone sono state già identificate e arrestate, volti già noti alle forze dell'ordine con vari capi di accusa: si va dall'effrazione al terrorismo interno. La polizia continua ad indagare ma questa triste vicenda, dai contorni ormai abbastanza chiari, speriamo ponga definitivamente fine ad un periodo di scontri e manifestazioni.
Stati Uniti: cosa cambia con Joe Biden
Già in campagna elettorale, Joe Biden aveva reso noto che con lui sarebbero cambiate molte cose, sia a livello di politica interna che estera. A livello di politica interna, Biden ha annunciato:
- il rientro negli accordi di Parigi (relative alle politiche ambientali ed energetiche) siglati da Barack Obama nel 2015 e poi stralciati da Trump;
- una campagna vaccinale contro il coronavirus, gratuita per tutti;
- l'eliminazione del Muslim Ban per permettere ai cittadini provenienti dai Paesi musulmani di poter far ingresso finalmente negli USA;
- riallacciare i rapporti con Cuba.
Tra le misure di politica estera a Biden spetta un arduo compito, quello di ricostruire la fiducia con i partner europei. Un lavoro lungo e complesso per un graduale ritorno alla normalità: questo è ciò che tutti si aspettano dal nuovo Presidente americano. E in questo clima decisamente più disteso e democratico che gli USA si aprono nuovamente ai turisti, provenienti da qualsiasi parte del mondo. Per poter fare ingresso e soggiornare negli Stati Uniti però occorre, prima, munirsi di tutti documenti necessari, tra cui l'Esta Stati Uniti; un'autorizzazione che permette di viaggiare e rimanere in USA fino ad un massimo di 90 giorni per un singolo viaggio e 180 complessivi in un anno.
Viaggio negli USA: come ottenere il visto
Per poter entrare, soggiornare o semplicemente fare scalo negli Stati Uniti, come in qualsiasi altro Paese, ci vuole un visto. I cittadini europei, però, che intendono fare un viaggio negli States, per motivi di lavoro, di studio o di vacanza, possono chiedere una semplice autorizzazione: l'Esta. Il dispositivo Esta può essere richiesto direttamente online, compilando l'apposito form. Al momento dell'inoltro dell'istanza verrà richiesto anche il numero del proprio passaporto in corso di validità, a cui l'Esta verrà poi collegato elettronicamente. L'autorizzazione ha una validità di due anni purché coincida con la data di scadenza del passaporto; va ricordato, infatti, che se il passaporto scade prima del termine di due anni dal rilascio dell'autorizzazione elettronica al viaggio, andranno rinnovati entrambi.
Per richiedere l'autorizzazione Esta è necessario soddisfare alcuni requisiti, tra cui:
- essere cittadino di uno dei Paese aderenti al Visa Waiver Programma,
- essere in possesso di un passaporto elettronico o biometrico in corso di validità;
- avere un indirizzo mail valido.
Inoltre, visto che il rilascio dell'autorizzazione comporta il pagamento di un prezzo bisogna anche essere in possesso di una carta di debito o prepagata appartenente ai circuiti Visa e MasterCard, carta di credito (Visa, MasterCard o American Express) o conto PayPal.