“Il ricorso è infondato.
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Come confermano il disegno di legge e la relazione illustrativa, infatti, l’iniziativa legislativa mirava unicamente all’introduzione di misure a garanzia della parità di accesso alle cariche elettive tra donne e uomini, attraverso la limitazione della percentuale di candidati dello stesso sesso nelle liste e la previsione della “doppia preferenza di genere”.
L’approvazione di un emendamento presentato direttamente in Consiglio regionale ha dato luogo, quindi, a puntuali modifiche dei meccanismi elettorali, ma sempre “mantenendo intatta la struttura e lo scheletro della legge”.
In ogni caso, la tesi di parte ricorrente è smentita dal tenore letterale della nuova legge regionale”.
Con queste parole il TAR della Liguria mette la parola fine a ogni speranza di Diego Distilo di entrare a far parte della attuale maggioranza in Regione.
Ricordiamo i fatti: Distilo, escluso dal consiglio regionale per una manciata di voti, a novembre aveva presentato il suo ricorso contro la Regione Liguria e contro il leghista Stefano Mai (proclamato consigliere regionale lo scorso 8 ottobre) e mirato all'annullamento dell'atto di proclamazione degli eletti della XI legislatura.
Stefano Mai, che pertanto rimane in carica, al momento della notifica del ricorso aveva commentato: "Finché ci sarò, darò il massimo, come sempre". Adesso, alla notizia dell'esito tribunalizio, aggiunge: "Arrivata ora sentenza del Tar. Ho mantenuto il seggio. Ora avanti con più stimoli per fare ancora meglio".
Diego Distilo è stato rappresentato dagli avvocati Mauro Vallerga e Filippo Scorcucchi dello studio legale Vallerga & Partners di Genova.
Distilo quindi don entra in Regione ma conserva comunque la carica di presidente del Consiglio Comunale di Albenga.