Dall’alluvione di inizio ottobre, Molini di Triora ha trovato il suo albero di Natale. E’ la curiosa storia di questo borgo della Valle Argentina, provato prima dall’emergenza Covid e poi messo in ginocchio dalla furia della natura.
Molini è stato uno dei paesi più colpiti per quanto riguarda l’alluvione ma nonostante il fango e la distruzione lasciati, il paese si è rimboccato le maniche, pulendo e pensando alla ricostruzione e ora non ha voluto rinunciare al natale. Il paese si è vestito a festa per quanto possibile per accogliere l’appuntamento del 25 dicembre.
Così in paese hanno fatto la loro comparsa la cassetta per spedire al Polo Nord le letterine con i regali desiderati dai bimbi, le luminarie, gli addobbi, il presepe e anche un abete. Si tratta di un albero particolare che è stato recuperato dai volontari dove una volta c’era il laghetto delle noci, devastato dalla furia del fiume, la notte tra il 2 e il 3 ottobre.
“E’ un abete preso proprio nel torrente, sradicato da chissà quale parte della Valle e fermatosi al lago delle noci. - ci raccontano dall’amministrazione comunale di Molini di Triora - I nostri volontari sono andati a recuperarlo con corde e trattore e lo hanno messo bello dritto e maestoso nel centro della piazza principale del paese davanti al municipio. Lo abbiamo voluto addobbare a festa sperando di regalare un po' di atmosfera natalizia e di serenità anche se questo è un periodo un po' triste per il nostro paese”.
“Abbiamo pensato anche ai più piccini con la buca per le lettere da inviare a Babbo Natale. Tanti piccoli gesti di grande importanza per la comunità. Per questo ci teniamo a ringraziare i volontari, i commercianti e in particolare la sig. Piera Lupi, un grazie a tutti loro che hanno aiutato e contribuito a donare a Molini un po’ di magia natalizia. Auguriamo a tutta la popolazione un sereno Natale. Sarà dura ma anche sta volta ne usciremo a testa alta. Passiamo tutti buone feste ma non dimentichiamoci di rispettare le regole per proteggerci dal Covid” - concludono.