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Eventi | 19 novembre 2020, 07:25

Dalla Costa Azzurra: mascherine al posto delle maschere, niente Carnevale a Nizza, Mentone e Mandelieu?

Un grave danno per l’economia e l’occupazione del territorio. Si attende fino all’ultimo prima di annunciare il forfait. Ipotesi alternative allo studio

Il Carnevale di Nizza del febbraio scorso

Il Carnevale di Nizza del febbraio scorso

Un affare da 30 milioni di euro che rischia di andare a monte o, nella migliore delle ipotesi, di ridursi pesantemente. Non si hanno ancora informazioni ufficiali sul Carnevale di Nizza, ma il Roi des Animaux rischia, nel 2021, di non sfilare lungo il circuito cittadino, la manifestazione potrebbe essere rinviata all’anno successivo o fortemente ridimensionata.

Al pari della Fête du Citron di Mentone, che nel 2021 avrebbe dovuto avere quale tema: “Danse et Opéra” e della Fête du Mimosa di Mandelieu. Si tratta di appuntamenti imperdibili che caratterizzano la Costa Azzurra, che rappresentano un grosso volume di affari e che richiamano decine di migliaia di persone: anche se notizie ufficiali ancora non si hanno, una grossa preoccupazione traspare dal mondo dei carnavaliers che sono ancor al palo. A Mentone si è un poco più avanti, con gli scheletri delle decorazioni in buona parte preparati.

Ora si attendono le indicazioni governative, a Nizza Christian Estrosi si pronuncerà nel mese di dicembre, anche per tenere “separati” il Natale dal carnevale. Di ipotesi, al momento, se ne fanno molte: dal rinvio al 2022, che è la strada scelta da Rio, ad un carnevale 'ridotto' nei posti sulle tribune per mantenere il distanziamento, al carnevale 'statico' con i carri sistemati lungo la Promenade du Paillon, ma senza alcun movimento, né animazione.

Si tratta, in ogni caso, di soluzioni destinate a “pesare” e non poco sul bilancio cittadino: il carnevale costava alla città di Nizza mediamente 5 milioni di euro, ne ricavava meno di due dalla vendita dei biglietti, ma assicurava una ricaduta economica di oltre 30 milioni di euro con hotel esauriti, ristoranti e bar pieni e negozi che facevano affari.

Il rinvio è dietro l’angolo o, per lo meno, un forte ridimensionamento.
Sarebbe la terza volta nella storia della manifestazione iniziata nel 1882: i rinvii fino ad ora sono stati causati da guerre. Il primo avvenne tra il 1915 e il 1920 (Prima Guerra Mondiale), tra il 1940 e il 1945 (Seconda Guerra Mondiale) e nel 1991 (Prima Guerra del Golfo): se nel 2021 il carnevale di Nizza e la Fête du Citron avranno la stessa sorte sarà la prima volta che questo avviene per ragioni sanitarie.

Ora si attendono le comunicazioni ufficiali per comprendere cosa accadrà in primavera, anche se l’impressione è che difficilmente le maschere scorrazzeranno per Place Massena o sui Lungomare di Mentone e di Mandelieu, al massimo si vedranno tante mascherine, ma non è la stessa cosa. Soprattutto per l’economia e l’occupazione del territorio.   

Beppe Tassone

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