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Eventi | 30 ottobre 2020, 10:58

La famiglia Tenco torna all’attacco del Club e punta il dito contro Sergio Staino: “Atteggiamento e linguaggio offensivo e inaccettabile”

“…auspicando che termini quanto prima il suo breve periodo di rappresentanza del nome Tenco, periodo caratterizzato da atteggiamento e linguaggio molto lontani dalla levatura morale di Luigi Tenco”

La famiglia Tenco torna all’attacco del Club e punta il dito contro Sergio Staino: “Atteggiamento e linguaggio offensivo e inaccettabile”

Atteggiamento e linguaggio offensivo e inaccettabile”. Sono parole forti quelle degli eredi di Luigi Tenco e rivolte al Club sanremese, in particolare a Sergio Staino. Un nuovo capitolo dell’ormai lunga e spinosa querelle tra gli eredi del cantautori e gli organizzatori del Festival. Al centro alcune scelte artistiche e ‘gestionali’ che non sono andate giù a chi ha il nome ‘Tenco’ sulla carta di identità.

Scrive Michele Piacentini, legale rappresentante della famiglia Tenco: “Sig. Sergio Staino, la sua recente intervista pubblica nella quale ha tentato di sminuire il valore delle lettere PEC inviatele dalla famiglia Tenco e la sua recentissima lettera aperta, dai toni arroganti ed offensivi verso gli eredi del cantautore Luigi Tenco e del loro rappresentante Michele Piacentini, hanno preceduto di pochi giorni l'invio della presente raccomandata con la quale si conferma, cosa già nota, che gli eredi Tenco non intendono rinnovare l'uso del nome all'attuale compagine del Direttivo del Club Tenco”.

E poi: “Nella storia del Club Tenco (che gli eredi Tenco conoscono meglio di lei ed in modo documentato), nato grazie alle concessioni di Valentino Tenco ad Amilcare Rambaldi e non per gli unici meriti lagnosamente ed opportunamente decantati da lei, mai era avvenuto che qualche elemento del Club avesse ridicolizzato la storia stessa del Club Tenco diffondendo concetti al limite del falso o, tra gli altri esempi, che avesse preteso il pagamento della quota di adesione al Club di 60€ per ogni erede Tenco (quando ognuno di loro è titolare della concessione notarile del nome "Club Tenco" ormai non rinnovata e di cui lei fa un uso non autorizzato) o ancora che avesse usato toni persino minatori verso gli stessi eredi Tenco. Così come, finora, nessuno mai aveva strumentalizzato il nome degli artisti o dei giornalisti amici per avviare una campagna mediatica contro la famiglia Tenco o per vantare pietosamente un operato a titolo gratuito, nonostante le centinaia di migliaia di euro che convergono nelle casse del Club ed il suo rifiuto a fornire la documentazione dell'associazione (più volte richiesta) utile a dimostrare tali azioni di volontariato a cui fa riferimento in pubblico. Pertanto, a seguito anche delle varie e lesive dichiarazioni pubbliche sue e di altri membri di questo Direttivo, che negli ultimi tempi sembra prediligere più gli interessi commerciali e politici anziché i sani principi culturali per cui fu fondato il Club Tenco, è diventato conseguentemente intollerabile ed inaccettabile l'accostamento di questo Direttivo, da lei rappresentato, al nome della famiglia Tenco e a maggior ragione di Luigi Tenco”.

Sarebbe molto gradito se volesse dare il giusto valore all'onestà intellettuale trovando un'altra collocazione culturale o spettacolare qualora, con la pretesa di usare il nome Tenco per fini sistematicamente omessi agli eredi Tenco, continuasse a citare la figura di Luigi Tenco come marginale per la storia del Club Tenco - conclude la nota - auspicando, nell'interesse di tutti, che termini quanto prima il suo breve periodo di rappresentanza del nome Tenco, periodo caratterizzato da un atteggiamento ed un linguaggio molto lontani dalla levatura morale di Luigi Tenco e dallo spessore culturale di coloro che in passato hanno reso prestigioso il mondo della canzone d'autore, voglia ricordare che il preannunciato coinvolgimento degli enti, che lei rischia di mettere in imbarazzo anche attraverso la definizione "sponsor", è stato conseguente al suo rifiuto di fornire i documenti richiesti (persino quelli pubblici) e che questi sono necessari, soprattutto agli enti in questione, per verificare sia che non vi siano conflitti di interessi con altre strutture e/o persone e sia le autorizzazioni sui diritti legali di pertinenza degli eredi Tenco che ad oggi non hanno rinnovato alcuna concessione. Infine, relativamente alle sue parole contro la persona di Michele Piacentini (sotto firmata), tra l'altro già riconosciuta dai suoi predecessori, lo stesso procederà nei suoi confronti nei modi che riterrà più opportuni e senza vincoli di sorta per il ruolo che ricopre di ufficio stampa della famiglia Tenco”.

Pietro Zampedroni

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