“A Ventimiglia cambierà di poco la situazione visto che, dopo l’ordinanza del Sindaco Scullino con la mascherina obbligatoria tutto il giorno, aveva anche instaurato l’orario della mezzanotte per la chiusura e mezz’ora dopo il sabato e festivi. Sicuramente verranno penalizzate le categorie che fanno il dopo cena, ma eravamo comunque pronti ad eventuali nuove restrizioni”.
Interviene in questo modo il presidente di Confcommercio a Ventimiglia, commentando il nuovo Dpcm emanato ieri. “Già due settimane fa – prosegue – quando si parlava della paventata chiusura dei confini (mai attuata) avevamo confermato che sarebbero state ben accette eventuali restrizioni comunali, se ci permettono di evitare la chiusura tra Italia e Francia. Se proprio dobbiamo sottostare ad alcune restrizioni, preferiamo questo per l’inverno piuttosto che una chiusura dei confini, che sarebbero letali anche dopo il dramma dell’alluvione. Dobbiamo ancora capire se arriveranno soldi e se verrà dichiarato lo stato di emergenza e, per questo rimaniamo alla finestra”.
Secondo Trucchi la chiusura a mezzanotte è una restrizione tra le più digeribili: “Le normative anti assembramento si possono aggirare con i tavoli, anche se a Ventimiglia ci sono anche situazioni di locali molto piccoli, dove il rito dell’aperitivo è sempre stata in piedi. Sicuramente la situazione è cambiata rispetto all’estate, quando si stava all’aperto. Oggi, con l’inverno alle porte e i locali chiusi, bisognerà fare maggiore attenzione”.
Il presidente locale di Confcommercio fa i conti con una situazione differente per la città di frontiera rispetto ad altre: “Noi a Ventimiglia ragioniamo sempre in modo diverso e dobbiamo fare maggiore attenzione e prevenzione per evitare misure più drastiche, in funzione del confine e di eventuali ‘zone rosse’ in Francia. Dobbiamo sensibilizzare il più possibile i nostri clienti ed evitare che si vada verso una chiusura dei confini”.
Trucchi ora spera nella ripartenza: “Dopo l’alluvione della settimana scorsa, nell’ultimo weekend qualcosa si è mosso anche se ovviamente la situazione è ancora durissima, soprattutto per chi ha subito gravissimi danni e deve ancora ripartire. Sicuramente tutto l’insieme dei problemi, dal ‘lock down’ ai danni del 2 ottobre, ci crea non pochi danni. Ora ci aspettiamo aiuti reali da Regione e Governo perché ne abbiamo proprio bisogno”.