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Politica | 05 ottobre 2020, 12:59

Taggia: non apertura dell'asilo nido comunale ‘Il Girotondo’, alcune considerazioni del Partito della Rifondazione Comunista

"Riteniamo che il nido comunale possa e debba essere riaperto al più presto, mantenendo la gestione pubblica, ed invitiamo chi di dovere ad attivarsi per riuscire a farlo"

Taggia: non apertura dell'asilo nido comunale ‘Il Girotondo’, alcune considerazioni del Partito della Rifondazione Comunista

"‘Sinceramente sono dispiaciuta per aver creato disagio alle famiglie ... però non sono previste azioni alternative’ (per aiutare le famiglie a superare quel disagio). Con queste poche parole dette dall'Assessore Dumarte durante il dibattito in Consiglio Comunale del Comune di Taggia di venerdì 25 settembre scorso, dove il disordine e l'assoluta mancanza di governo degli interventi l'hanno fatta da padroni, si può riassumere le conseguenze che alcune famiglie di Taggia hanno subito e patito da parte della Giunta Conio per la non apertura dell'asilo nido comunale ‘Il Girotondo’. Disagio e, appunto, nessun aiuto per superare il disagio". Ad affermarlo è i Direttivo del Circolo ‘Valeria Faraldi’ del Partito della Rifondazione Comunista di Sanremo-Taggia che continua: “Nel nostro comunicato del 9 settembre scorso avevamo sottolineato che le motivazioni addotte per giustificare quel mastodontico errore fatto dalla giunta Conio, 18 bimbi lasciati improvvisamente a casa, non erano ‘gran cosa’.

E ascoltate le risposte date dall'Assessore Dumarte all'interrogazione del Consigliere di opposizione Roberto Orengo possiamo solo confermare che erano ben poca cosa. Anzi pochissima cosa.
Si aggiunga la scoperta della delibera di Giunta nr. 174 del 3 settembre, ma pare che in tanti l'abbiano ricevuta e letta alcuni giorni dopo, il cui oggetto è: ‘Nido comunale ‘Girotondo’ - atto di indirizzo per la riorganizzazione dell'offerta dei servizi per la prima infanzia sul territorio comunale’.
In altre semplici parole: il nido ‘Girotondo’ quando sarà aperto, e nessuno indica una data di riapertura, sarà a gestione privata.
E - così si legge in quella delibera – ‘la nuova modalità di gestione del servizio nido d'infanzia ha lo scopo di: ....ridurre i costi diretti a carico del Comune e di tutta la collettività’.
Ancora e sempre tagli di spesa per i servizi pubblici. Ancora e sempre l'affidamento a privati.

Per la salute, la scuola, la sicurezza, i trasporti non si devono ridurre i costi diretti a carico del Comune, la collettività è ben contenta nel riscontrare che quei servizi vengano regolarmente e ottimamente forniti da chi incassa tasse ed imposte, peraltro versate proprio per poter godere di quei servizi.
La riduzione dei costi si attua per ridurre gli sprechi di spesa e mantenere aperto l'asilo nido comunale non è certo uno spreco di spesa.
Anzi la buona gestione di un Comune impone che per la scuola, così come per i servizi sociali primari, si debba ricercare e sollecitare con ogni mezzo i finanziamenti per garantirne la fruibilità alla popolazione.
Cosa che invece è stata fatta con gran clamore in collaborazione con l'Amministrazione Regionale per risolvere, almeno così viene presentata l'operazione, il caso ‘Millenium’. Quindi volendo i soldi ci sono e si trovano.

Non si gestisce la cosa pubblica con la ‘speranza’ che avvenga qualcosa come dice l'Assessore Dumarte perchè nell'attesa che quel qualcosa avvenga si perde tempo per decidere e fare e anche questo ha comportato la non apertura del nido comunale.
Noi riteniamo che il nido comunale possa e debba essere riaperto al più presto, mantenendo la gestione pubblica, ed invitiamo chi di dovere ad attivarsi per riuscire a farlo.
Le motivazioni per farlo sono chiaramente scritte nella prima pagina della delibera nr. 174 sotto il titolo ‘Premesso che’.”.

C.S.

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