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Politica | 10 agosto 2020, 16:32

Crisi idrica a San Bartolomeo al Mare, Urso: "Amat gestisce l'acquedotto illegittimamente, farò richiesta risarcimento danni"

Il sindaco di San Bartolomeo si dice esterefatto del silenzio dei suoi colleghi del golfo dianese, e lancia la proposta: "emissione ponderata in modo da riempire le vasche del nostro impianto"

Crisi idrica a San Bartolomeo al Mare, Urso: "Amat gestisce l'acquedotto illegittimamente, farò richiesta risarcimento danni"

Valuta la richiesta di risarimento dei danni il sindaco di San Bartolomeo al Mare Valerio Urso, che oggi ha indetto una conferenza stampa per ribadire il grido di dolore lanciato ieri tramite una lettera al prefetto, ad Amat e a Rivieracqua, con cui ha denunciato la riduzione della pressione idrica che porta molti cittadini del golfo dianese e turisti, e in particolare nel suo comune, a non ricevere acqua dai propri rubinetti. La riduzione della pressione è dovuta al rischio concreto che in caso di innalzamento della stessa, i tubi potrebbero scoppiare come spesso succede d'estate nel tratto tra Imperia e Diano Marina.

Ieri a Urso aveva risposto l'ad di Rivieracqua Gian Alberto Mangiante, spiegando che l'erogazione dell'acqua spetta ad Amat, che però, ha ricordato Urso, "gestisce l'acquedotto illegittimamente, in quanto una recente sentenza chiarisce che Amat e Aiga debbano restituire le attività a Rivieracqua, che a sua volta aveva il tempo necessario per farsi consegnare gli impianti".

Urso si dice solo nella sua battaglia. A differenza degli altri anni, quando tutti i comuni del dianese si riunirono per protestare contro la situazione in cui versa l'acquedotto, quest'anno il primo cittadino sembra in effetti essere solo. "Sono esterefatto dal silenzio degli altri sindaci, - dice Urso - in particolare da quello del sindaco di Diano Marina Giacomo Chiappori. Tutti conoscono il problema, è un silenzio che non condivido e non riesco a capire il perché gli altri non siano allineato, visto che ho raccolto il malumore di residenti e turisti anche nel loro comuni. La porta tuttavia è sempre aperta per chi vorrà darmi manforte in questa battaglia".

L'unica soluzione definitiva sarebbe quella di mandare avanti i lavori per il nuovo tubo che dovrà passare per il vecchio sedime ferroviario. Il progetto è già finanziato, ma difficilmente potrà essere realizzato entro la fine della stagione. Urso propone allora una emissione idrica ponderata, per consentire di distribuire l'acqua "nel miglior modo possibile. Sono conscio che un'eccessiva pressione potrebbe far saltare l'acquedotto, ma sicuramente si possono fare emissioni, soprattutto nelle ore notturne, che possano far sì che l'impianto di San Bartolomeo possa essere approvvigionato".

Per questo Urso si è rivolto al prefetto, ma è solo il primo passo di un cammino che potrebbe portare il suo comune a richiedere il risarcimento dei danni per tutti quei turisti che stufi dei disagi, decideranno di non tornare a San Bartolomeo.

Francesco Li Noce

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