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Attualità | 19 luglio 2020, 15:17

Ieri la prima serata del Badalucco Book Festival. Ospite la scrittrice sanremese Morena Fellegara (foto)

“Un Pastis al Bar Marco, edito dai fratelli Frilli di Genova, rievoca la Sanremo degli anni 80, in salsa noir, attraverso la clientela variegata del bar che gestirono i miei genitori in via Martiri della Libertà"

Ieri la prima serata del Badalucco Book Festival. Ospite la scrittrice sanremese Morena Fellegara (foto)

 

L’atmosfera degli anni ottanta è stata il motivo conduttore della prima serata del Badalucco Book Festival. La manifestazione, frugale (sic) in tempi di covid, fatta quasi per scommessa, ma riuscita, ideata dall’amministrazione comunale di Matteo Orengo in collaborazione con il club UNESCO di Sanremo.

La formula è molto semplice si tratta della presentazione di un libro, a cadenza quasi settimanale, opera di un autore della provincia. La localizzazione è particolarmente riuscita: una raccolta piazzetta del centro storico, quella di N.S. della Misericordia denominata “u ciazzà”, a pochi passi dalla storica fontana di Vezzarego. Nell’ora più bella quella del tardo pomeriggio, a ridosso della cena. Uno spazio limitato, ma sufficientemente ampio per una cinquantina di persone, con un’ottima acustica naturale ed una ventilazione eccellente, circondato da case antiche con il volto rifatto. Una bella zona, per una bella ed inedita, da queste parti, iniziativa.

Ma veniamo alla prima serata. Ha debuttato la neo scrittrice sanremese Morena Fellegara, caposala al reparto ambulatori dell’Ospedale “Borea” di Sanremo. Qui il covid non c’entra, c’entra la delicata opera prima di Morena, che però ha già in cantiere la seconda.

“Un Pastis al Bar Marco, edito dai fratelli Frilli di Genova, rievoca la Sanremo degli anni 80, in salsa noir, attraverso la clientela variegata del bar che gestirono i miei genitori in via Martiri della Libertà – spiega – Era un locale molto frequentato, rinomato per i suoi tavoli da biliardo, aperto sempre fino a tarda notte. Da dietro il bancone Mario osserva la sua clientela e interloquisce con essa, dietro le maschere appaiono le persone per quello che sono. E poi c’è il giallo di una schedina da 13, che sparisce. L’indagine che si dipana per 160 pagine fa emergere l’acume di Mario, il barista-investigatore improvvisato e le personalità dei numerosi avventori, portatori di un piccolo puzzle di quell’epoca”

Per rievocare le atmosfere degli anni 80, affrescati dalla dott.ssa Donatella Cataldo, sono stati utilizzati anche piccoli stacchi musicali del periodo e qualche pezzo con la chitarra del giovane Lorenzo Varazzano. Mentre il presidente del club Unesco di Sanremo Ciro Esse ha portato il suo qualificato indirizzo di saluto.

Matteo Orengo, Sindaco di Badalucco ha spiegato la logica di questa iniziativa. “Badalucco book festival non nasce episodicamente, ma rientra negli obiettivi culturali dell’amministrazione che, proprio in questo momento, vede nel rilancio culturale un elemento indispensabile per la ripresa del nostro Paese. A questa prima edizione ne seguiranno altre, ed il cartellone di quest’anno prevede già numerosi altri appuntamenti: sei serate, inserite negli eventi dell’estate 2020 del nostro Comune (V.locandina), sempre in questa deliziosa piazzetta.”


Carlo Michero

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