Manca poco affinché il comune di Diano Marina sigli l’intesa con i gestori degli stabilimenti balneari. Domani è prevista infatti, la firma per l’affidamento delle spiagge libere ai titolari degli stabilimenti vicini. La proposta avanzata dal sindaco Giacomo Chiappori è in dirittura d’arrivo. Quest’anno infatti le quattro spiagge libere dianesi, ossia quella limitrofa al corso Garibaldi, al molo antistante la Chiesa, l’ex spiaggia militare e quella di zona borgo Paradiso, verranno “gestite” dai titolari delle strutture ubicate vicino. Lo scopo infatti, è quello di regolamentare gli accessi e soprattutto far mantenere le distanze di sicurezza tra i bagnanti. Tutte misure volte a contenere il contagio da coronavirus.
L’ingresso sarà libero, ma occorrerà la prenotazione contattando le strutture balneari a cui verranno affidate. Le stesse poi avranno la possibilità di occupare solo il 30% degli spazi con lettini e ombrelloni a pagamento. Le tariffe poi sono a basso costo. “Chi vuole prendere un lettino lo potrà fare- ci spiega il sindaco Chiappori- ma i costi saranno contenuti ossia non saranno quelli degli stabilimenti balneari privati bensì sono stati fissate all’interno di un protocollo, mentre chi vuole recarsi con il proprio telo mare e il proprio ombrellone potrà farlo liberamente l’importante è che verifichi la disponibilità di accesso tramite il gestore”. Inoltre, il gestore sarà incaricato non solo di contingentare gli ingressi e predisporre la spiaggia per mantenere il distanziamento sociale, ma anche di sanificarla. È prevista anche la presenza di un bagnino.
Sul fronte della sicurezza poi, non sarà presente un posto fisso di controllo, ma verranno eseguite le normale verifiche di ordine pubblico qualora sia necessario. “Noi i servizi presso le spiagge d’estate li facciamo da sempre- ci spiega il comandante della polizia municipale Franco Mistretta- anche prima dell’emergenza sanitaria. Ovviamente se è richiesta la nostra presenza per motivi di ordine pubblico ci recheremo, ma la nostra non sarà una presenza fissa”.