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Attualità | 02 giugno 2020, 18:03

Sanremo: solamente 15 'Sardine' in partenza oggi da Pian di Poma per la 'Pedalata per la Repubblica' (Foto)

“Non lasciamo, per favore, che le contestazioni di oggi di movimenti politici demagogico-populisti prendano il primo piano dell'opinione pubblica. Recuperiamo insieme vecchi e giovani, famiglie intere, il fervore di questi valori, festeggiando insieme".

Sanremo: solamente 15 'Sardine' in partenza oggi da Pian di Poma per la 'Pedalata per la Repubblica' (Foto)

Sono partite in 15 da Pian di Poma per la ‘Pedalata per la Repubblica’ le cosiddette ‘Sardine Ponentine’, che hanno organizzato per oggi una manifestazione sulla pista ciclabile, tra Sanremo e Arma di Taggia.

“Percepiamo tutti – sostengono le Sardine - che oggi ci sia poca festa per la Repubblica che celebra sé stessa in tempi di epidemia, con le persone in giro con mascherine e i dubbi sulla vera fine dell'incubo che ci ha preoccupato per mesi. Ma se ci voltiamo indietro, mentre continua il conto dei morti, dobbiamo ammettere che se l'Italia ha retto, nel suo ruolo curioso-sfortunato di ‘paziente uno’ occidentale della pandemia, è per una aggregazione sociale inaspettata in epoca di ribellismi e per un sentimento di comunità, ‘curiosamente-miracolosamente’ sopravvissuto alla predicazione e alla propaganda dell'egoismo nazionale selettivo ed esclusivo”.

“Se dal sentimento sociale portiamo tante situazioni vissute dentro la politica – preoseguono - cogliamo la forma di uno spontaneo, magari inconsapevole ma diffuso sentimento repubblicano e attaccamento alla nostra Costituzione. Una Costituzione non ancora vissuta pienamente, anche se per realizzarla hanno lavorato duramente insieme anche persone di diverse ideologie, generando quella che Giuseppe Dossetti chiamava 'forza della sinergia', cioè la raccolta di opinioni diverse, convogliate, pur nella loro diversità, verso un fine in comune. Oggi sarebbe ancora possibile? Dopo la guerra i Costituenti stavano leggendo in basso, alle radici del popolo italiano, per fondare questa nuova costruzione del Paese su degli autentici valori, che erano stati riscoperti proprio durante la guerra e che formavano l'orgoglio del nostro popolo. Soprattutto un valore essenziale, la dignità, di cui ogni uomo è portatore e il dovere di ogni potere politico di rispettarla: l'uomo come fine, e non come mezzo, mentre il fascismo è deprecabile perché ha strumentalizzato l'uomo. Oggi non serve il fascismo per strumentalizzare la persona, perchè basta l'indifferenza e l'egoismo della persona sempre proteso al primato dell'economia e dell'individualismo”.

“Non lasciamo, per favore, che le contestazioni di oggi di movimenti politici demagogico-populisti prendano il primo piano dell'opinione pubblica. Recuperiamo insieme vecchi e giovani, famiglie intere, il fervore di questi valori, festeggiando insieme. Perchè oggi 2 giugno è la ‘Festa di tutti’, è la ‘Festa della Repubblica’. La nostra Costituzione ci consegna questo universale e sempre eterno messaggio, oggi scritto a mano su cartelli da un partigiano. Passeggiare insieme liberamente, chi può in bicicletta e chi vuole a piedi è il miglior testimone che possiamo trasmettere ai nostri figli per far vivere la nostra Costituzione oggi ancor più che ieri”.

Carlo Alessi

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