Prosegue la crisi interna alla maggioranza di Pompeiana. La consigliera comunale Manuela Giraudo ha criticato il sindaco e le decisioni assunte dall'amministrazione per quanto riguarda la pratica del PUC. L'importante documento è passato dall'ultimo consiglio comunale del borgo e lei ha votato contro.
"Ho ritenuto infatti sbagliata la scelta di adottare il progetto di PUC in un periodo di emergenza. - spiega Manuela Giraudo - Credo che questo non fosse il momento adatto per affrontare questioni sulle quali non c'era nessuna urgenza di provvedere. La pianificazione urbanistica avrebbe meritato una discussione molto più ampia e approfondita, dal momento che incide sullo sviluppo del territorio".
Il 'casus belli' ruota intorno al Piano Urbanistico Comunale (PUC), tra i 13 punti all'ordine del giorno, dove figuravano anche: l'approvazione del Rendiconto di gestione, del Bilancio di previsione e una serie di determinazioni riguardanti i tributi. "Sono venuta a conoscenza che il PUC sarebbe stato sottoposto al Consiglio per l'adozione, solo quando ho ricevuto la convocazione dello stesso, cioè 5 giorni liberi prima della seduta. Ho immediatamente segnalato al Sindaco, ma senza esito, che sarebbe stato opportuno dedicare al PUC una seduta monotematica proprio in considerazione della complessità della materia" - sottolinea.
"In subordine ho quindi chiesto di organizzare, prima del Consiglio Comunale, un incontro con i tecnici coinvolti nella redazione del Piano, anche secondo la modalità della videoconferenza, in modo che questi potessero illustrare ai Consiglieri i contenuti del Progetto. - precisa - Ho inoltre domandato, per garantirne la massima diffusione, di procedere alla registrazione della seduta così da renderla disponibile tramite il sito internet del Comune. Nessuna delle mie richieste è stata accolta".
"Ritengo che un incontro illustrativo tra tecnici e componenti dell'Amministrazione prima dell'adozione del PUC fosse molto importante: avrebbe consentito ai Consiglieri, che non dispongono di competenze tecniche approfondite, di essere adeguatamente informati e di comprendere compiutamente lo strumento urbanistico in adozione. - afferma Manuela Giraudo - Il Piano Urbanistico Comunale incide sul futuro del territorio: individua le zone dove sarà possibile edificare, quelle destinate ai servizi, e come si interverrà a favore della tutela ambientale; inoltre produce effetti anche sui diritti di proprietà dei cittadini, determinando se e cosa potranno costruire sui terreni che possiedono".
"Nel corso della vita, viaggiando, spostandosi all'interno del territorio ligure, capita a volte di vedere le conseguenze di una cattiva pianificazione: la mancanza di parcheggi nei pressi dei servizi essenziali, del verde pubblico, di spazi adeguati a favore dell'aggregazione giovanile e della pratica sportiva, di potenzialità turistiche non adeguatamente sfruttate. Una corretta pianificazione territoriale è dunque fondamentale per il futuro di un paese. - aggiunge - Credo di conseguenza che un Amministratore, anche un semplice Consigliere Comunale, quando si trova di fronte a decisioni come queste, non possa assumerle con superficialità senza conoscere in modo approfondito il documento che gli viene sottoposto; proprio per questi motivi ho chiesto che mi venissero forniti tutti gli atti, compresi quelli relativi alla fase di confronto tra Comune e Regione, al fine di conoscere le posizioni espresse dalla Regione (autorità ambientale competente) in questa fase del procedimento. Purtroppo ciò non è avvenuto, ed anche se ho avuto accesso alla documentazione relativa ai Progetti del Piano Urbanistico, nulla ho ricevuto circa gli elementi emersi durante la fase preliminare di confronto".
"Sebbene l'iter per l'approvazione definitiva del Piano Urbanistico Comunale non sia ancora concluso (si aprirà fra poco la fase in cui i cittadini potranno presentare osservazioni al PUC), ritenendo il momento dell'adozione da parte del Consiglio Comunale fondamentale, ho cercato di ottenere le informazioni che mi consentissero di esaminare e valutare in modo compiuto e consapevole il documento. - ricorda la consigliera comunale - Per questo le indicazioni sulla fase di consultazione / scoping con la Regione risultavano indispensabili per poter valutare se ed in quale misura il Comune si fosse effettivamente adeguato alle indicazioni della Regione. Non avendo quindi elementi per valutare la coerenza tra il Progetto del Piano Urbanistico e le indicazioni emerse nel confronto con l'autorità ambientale competente, non ho potuto dare un voto favorevole in Consiglio Comunale".
"Il Consiglio Comunale dovrebbe essere il centro della democrazia del nostro piccolo paese, il luogo nel quale confrontarsi al fine di discuterne il futuro. Spero che non venga svilito ad una assemblea che si limita a ratificare decisioni già prese. Ho avuto la sensazione che la discussione sul PUC si sia ridotta alla lettura di una relazione da parte del Sindaco, in una seduta dove non era presente neanche la giunta al completo, da cui non è scaturito neppure un dibattito. - conclude la consigliera Giraudo - Personalmente credo in una politica che sappia ascoltare le proposte e mettere al centro il dialogo e il confronto. La pianificazione urbanistica per essere efficace, oltre a dover tenere ben presenti i caratteri di identità e di cultura del territorio, deve saper coinvolgere i soggetti che la attuano e godere di un elevato grado di consenso e partecipazione".