L’opposizione abbandona l’aula ed il Consiglio comunale di Ventimiglia dura poco più di un'ora. Ma il caso politico sicuramente farà discutere nella città di confine. L'assise ha visto una discussione di circa un'ora e mezza, al termine della quale la minoranza ha abbandonato l'aula e la teleconferenza. Si è quindi svolta una conferenza dei capigruppo, al termine della quale, nonostante alcuni Consiglieri di maggioranza avessero voluto proseguire l'assise, è stato deciso di terminarla.
Il Consigliere di opposizione Giovanni Ballestra che, insieme al collega Enrico Ioculano era presente nell’aula consiliare (gli altri della minoranza erano collegati regolarmente da casa in teleconferenza), ha così commentato: “Il 30 aprile scorso abbiamo chiesto la convocazione di un Consiglio ai sensi del Testo Unico, per discutere alcuni aiuti ed agevolazioni fiscali per le attività economiche della città. Secondo il regolamento il Presidente deve, in questi casi, convocare la Conferenza dei Capigruppo entro 5 giorni ed il Consiglio entro 20. Ma la maggioranza ci ha chiesto di poter convocare un consiglio prima con alcune pratiche che avrebbero voluto presentare. Ma, il 21 maggio è stata convocata una Giunta nella quale sono state approvate alcune agevolazioni. Noi abbiamo fato una serie di proposte da discutere in Consiglio per poi inviare il documento alla Giunta per decidere il da farsi. Sicuramente qualche richiesta fattibile ed altre meno, ma c’era la volontà di produrre un documento comune”.
Secondo l’opposizione, però, l’Amministrazione ha considerato che la richiesta non sarebbe stata accoglibile perché non sono specificate le voci di bilancio sulle quali andare ad agire: “Mi sembra un comportamento scorretto e vergognoso – ha commentato Giovanni Ballestra – perché abbiamo pensato che, in un caso straordinario come questo, la politica dovrebbe essere accantonata, sedersi ad un tavolo e discutere. Oggi riformuleremo la richiesta di un altro consiglio perché vogliamo tornare a parlare degli argomenti presentati”.
“Il Consiglio era diventato una presa in giro – ha commentato invece Enrico Ioculano – e, quando arriviamo a discutere di pratiche importanti, viene trovata una scusa per non farlo. E’ strano, perché da Scullino questo atteggiamento con poca lucidità politica non me lo sarei aspettato. Anche perché abbiamo tutto il diritto di discuterle nuovamente e le risorse economiche ci sarebbero mentre vengono tagliate alcune categorie delle attività. Sui dehors c’è confusione e sull’Imu hanno dato solo alcune indicazioni agli uffici. In pratica viene tagliata un po’ di Tari, ma su 1.000 euro se ne pagano 850. E nemmeno per tutti perché alcuni del mercato coperto non hanno ottenuto nessuno sconto, come quelli che avrebbero potuto aprire, ma i piccoli esercenti avevano problemi nel pieno del ‘lock down’. Ci è stata tolta la possibilità di discutere, senza dimenticare che le decisioni che sono state prese dalla Giunta sono ritardatarie e scarse. Ieri abbiamo notato poca lucidità politica e grande arroganza”.
“Vorrei stemperare i toni - ha detto ieri sera il Sindaco Scullino - affinchè la prossima volta si possa sviluppare un confronto civile ed educato tra i banchi della maggioranza e dell’opposizione. Purtroppo la minoranza ha abbandonato l’aula e, seppur ci sarebbe stata la volontà di andare avanti, chiedo alla maggioranza ed al presidente del Consiglio di fermarci qui, perché vogliamo discutere e approvare le pratiche insieme alla minoranza”.
Lo ha detto il primo cittadino, commentando la decisione dell’opposizione di non partecipare all’assise. “Prendo questa decisione perché ci sono 8/10 interpellanze presentate proprio dall’opposizione, alle quali abbiamo pronte le formali risposte scritte. Vedo però l’abbandono totale della minoranza e chiedo quindi di fermare qui il Consiglio e di trattare le pratiche quando sarà presente. Ringrazio la maggioranza per aver mantenuto il numero legale ma preferisco chiudere qui”.